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Aggiornato: 10 giugno 2025


Quando si riflette che questo editto è uscito dalla penna del più convinto nemico che abbia avuto il Cristianesimo, non è possibile non vedervi un esempio di moderazione e di padronanza delle passioni. Il vescovo Giorgio doveva essere doppiamente odioso a Giuliano, e come cristiano intollerante, e come amico e confidente di Costanzo. Pertanto la sommossa degli Alessandrini poteva esser considerata da lui come una prova di zelo e di devozione, come la dimostrazione più solenne del favore che la restaurazione, da lui iniziata, trovava nella capitale del commercio e del pensiero d’Oriente. Ma Giuliano, fedele al suo programma, non vuole sangue, violenze, turbolenze. Egli, certo, non permetteva la violenza dei Cristiani che correvano a perseguitare chi non credeva ciò che essi credevano, ma non permetteva nemmeno la violenza dei Pagani che da stessi si facevano giustizia. L’ordine nella tolleranza reciproca era il suo programma, ed egli ancor s’illudeva che il Paganesimo avesse in tanta forza d’attrazione che, riposto nella libert

²⁸⁴ Amm. Marcell., I, 289, 28 sg. Giuliano, che confondeva in un odio solo, e col solo nome spregiativo di Galilei, Ariani ed Atanasiani, non doveva, dal suo punto di vista di restauratore del Paganesimo, essere scontento di una così chiara prova dello zelo degli Alessandrini. Ma egli era imperatore e si atteggiava a reggitore imparziale e giusto.

L’argomentazione di Giuliano, in questo proclama agli Alessandrini, è proprio sintomatica del suo pensiero. La civilt

Nel secolo susseguente vissero due poeti, le opere dei quali lasciano apparire giá alcuni progressi fatti dalla lingua. Don Gonzalo de Berceo e Giovanni Lorenzo Segura, l'uno nelle sue poesie sacre in versi alessandrini, l'altro nel suo poema De Alexandro magno, superarono anche di qualche grado l'arte del cantore del Cid.

E poi ho cominciato a farmi una ragione, badando ad un suo accenno a qualche somiglianza che intercede fra Corinna e i poeti ellenistici e gli alessandrini. E qui conviene fare un'altra sosta, e parlare d'un bestialissimo dirizzone che stanno pigliando ai nostri giorni i filologi biasciapiri.

Parola Del Giorno

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