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²³⁰ Ecco uno di tre indovinelli popolari sopra la lettiga, composti forse nel Modicano, e senza forse provenienti di qui. Parla la lettiga: Cu lu chi-ti-chi-tì vaju ’n Palermu, Cu lu chi-ti-chi-tì vaju a Missina, Cu lu chi-ti-chi-tì la portu china. ²³¹ Rezzonico, v. I, p. 116. Dove va a ficcarsi la prosodia!

Nell’atrio del R. Palazzo, verso le tre pomeridiane d’una afosa giornata del Luglio 1799, una comitiva di cantanti recavasi a felicitare i sovrani della recente loro vittoria oltre Faro. I versi della cantata non son perfetti; ma il difetto non è dell’ab. Catinella, il quale dovette scriverli come sapeva scriverli lui, in perfetta prosodia, benchè potesse comporli meno servili: Pr’un piattu di linticchi, Di libert

Degli endecasillabi, dei settenarii, degli alessandrini, ecc., ecc., foggiati al vecchio stampo, servilmente ligi ai dettati di una prosodia che ha fatto il suo tempo, e incappucciati, per giunta, di quella grottesca majuscola, che fu il massimo obbrobrio di tutti i poemi apparsi in Italia da Dante a Manzoni.

Nata bella in una culla d'oro, cresciuta in mezzo a tutti gli agi di un lusso intelligente, tra i profumi della nativa eleganza, io credo che ella succhiasse l'arte col latte. Credo eziandio che facesse versi, ma sarei pronto del pari a scommettere che non avesse imparate mai le regole della prosodia.

All'indomani del mio duello io cominciai dunque un altro canto colla sua nuova serie di strofe, cioè ripresi la vita, colle sue note liete e dolorose, colle sue rime obbligate e monotone, colla sua misura prescritta dalla prosodia, positiva come il materialismo del verso.

Io ti darò la replica. Con la stessa parola? Imparate dunque, signor mio, che io rispetto la prosodia rimbeccava Regina, baciandolo. Di montagna in montagna, di villaggio in villaggio, di clan in clan, essi consumarono così due mesi di volutt

Sentendo il canto famoso in parole italiane, mi sono fermato sul pianerottolo, per non interrompere. È molto difficile voltare quell'inno nella lingua nostra, senza mettersi in guerra dichiarata colla musica. C'è sopra tutto la prosodia del quinto verso e del settimo, che non si acconcia abbastanza al ritmo italiano. Io però mi rallegro con voi, signor Lorenzo Salvani.

Poniamo loro in mano l'abbecedario, poi la grammatica, poi l'istradamento al comporre, la prosodia, se volete qualche libro di amena letteratura e da ultimo, abboniamoli ai giornali politici! «Tutto sta che i maestri ci si mettano di zelo; e in meno di cinque o sei anni, i vostri contadini, signor sindaco, ne sapranno quanto voi, o per lo meno quanto il vostro segretario.