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La preghiera dell’Angelus era finita da poco, e tutti i marinai che non erano di guardia alle vele, in vedetta sulla gabbia, o al timone, si disponevano a scendere nei ranci sotto coperta, quando una strana luce apparì davanti a loro, quattro o cinque leghe, lontana sul mare.

Un giorno il giovane prigioniero tutto rapito da' suoi pensieri, misurava a gran passi la piccola loggia, che in tanta strettezza di spazio gli era forza di rivolgersi ad ogni tratto, e finiva con descrivere quasi un cerchio, come fanno le belve chiuse nella gabbia, quando sentì cadere vicino a un piccolo oggetto penetrato dal di fuori.

Era in piedi, e si curvava con frenesìa verso la gabbia circolare, sparsa di penne, di sangue, di polvere.

T’ho vista ieri, irta ferrigna immobile dietro le sbarre d’una vasta gabbia. Non guardavi gi

Del resto, non seggioloni, non tende, non tappeti, non specchi, non orologi, non candelabri: in mezzo del salone, al posto della lumiera, una gabbia con un canarino che non cantava più. Erano degli avanzi che ornavano una tomba! Bambina si sentiva soffocata; Don Diego, rotto e schiacciato.

Ma che cosa faceva lei chiusa qui, come una belva in gabbia? Ma perchè si rassegnava? Ma che cosa aspettava? Ma dormiva? Era narcotizzata? Paralizzata? Del suo ingegno, che cosa ne aveva fatto? E della sua volont

Buono per Alice che la virtù dell'ampolla magica era giunta al suo apice, e perciò non crebbe di più: ciò non di meno si sentiva molto male in quello stato, e come che non c'era verso d'uscire da quella gabbia, se ne attristò di molto.

Dimenticando che egli parlava con un leone Uscite, gli gridava, uscite da cotesta gabbia, miserabile. Ma tutto era indarno, Behemet, non intendeva questo linguaggio provocatore, e rimaneva quieto come olio.

Io chiamo aggettivo semaforico, aggettivo-faro o aggettivo-atmosfera l'aggettivo separato dal sostantivo isolato anzi in una parentesi, e diventato così una specie di sostantivo assoluto, più vasto e più potente di quello propriamente detto. L'aggettivo semaforico o aggettivo-faro, sospeso in alto della gabbia invetriata della parentesi, lancia lontano tutt'intorno la sua luce girante.

Una trentina di cuori palpitavano all'apparir delle due giovani, s'affievolivano al loro allontanarsi; le due giovani dovevano provare la sensazione del domatore che, entrando nella gabbia, vedon le tigri accovacciarsi quasi per incanto; o meglio ancora, della maestra che varcando la soglia della scuola distribuisce zuccherini e rimbrotti ai bimbi secondo il modo con cui recitano la lezione.