Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 15 maggio 2025


|Sul «Cacciatore feroce» e sulla «Eleonora» di Goffredo Augusto Bürger| |Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo| Figliuolo carissimo, M'ha fatto maraviglia davvero che tu, convittore di un collegio, ti dessi a cercarmi con desiderio cosí vivo una traduzione italiana di due componimenti poetici del Bürger. Che posso io negare al figliuolo mio?

Erano versi d'amore, ma pieni di tanta melanconia, ne' quali pareva fosse quasi il presentimento della fine di lui così immatura! E recitò due quartine: semplici, armoniose, assai tristi, in cui sentivasi l'intonazione di alcuno fra i più bei componimenti delle Lucciole e dei Canti garibaldini.

Tullio Hermil infatti potrebbe dirsi fratello carnale di Andrea Sperelli. È un corrotto, un raffinato nella corruzione, un artista della vita. Non incide acque forti, non cesella componimenti poetici di sapore arcaico, ma prepara, dispone, regola i suoi sentimenti e i suoi atti in maniera che fruttino al suo alto egoismo i maggiori benefizii. Ha l'orgoglio e la vanit

Il |Bouterweck|, nella sua Estetica, riconoscendo tuttavia l'eccellenza di questi due romanzi, ne censura l'autore per questo solo che dava ad essi titolo di poesie «epico-liriche»; censura che in un filosofo mette stupore, da che l'epiteto di «epico-lirici» caratterizza ottimamente siffatti componimenti.

Da ciò una sproporzione, un disquilibrio nella sua opera d'arte. Il poeta guasta il romanziere. E soltanto poeta egli arrivava a Parigi nel novembre del 1857 a diciotto anni, portando con nella misera valigia la maggior parte dei componimenti poi pubblicati sotto il titolo Les Amoureuses.

Questa materia non sarebbe scarsa, perchè in nessun secolo di storia civile dell’isola s’incontra una fioritura di componimenti politici pari a quella determinata dal precipitar degli eventi nell’ultimo decennio in Palermo del sec.

Altri componimenti ribattono sul medesimo chiodo; ma son colpi delicati che si riducono a biasimare, indirettamente rafforzandolo, lo sfarzo dei nobili figli di S. Benedetto, sfarzo rimasto proverbiale quanto il letto dei Predicatori e le mense dei Cappuccini: ¹⁵⁰ Mescolanze dei secoli XVI, XVII, XVIII, n. LXXXIII. Ms. Qq H 158 della Biblioteca Comunale.

Poco, lo ripeto, sappiamo, pur troppo, della vita del Manzoni in quegli anni che corsero dal suo matrimonio alla pubblicazione del Conte di Carmagnola e dell'Adelchi; ma forse non andremmo troppo lontani dal vero, supponendo che alcun grande dolore abbia agitato l'animo del Manzoni nel tempo, in cui, venduto il Caleotto, egli scrisse le sue tragedie ed incominciò il proprio romanzo. Vi sono versi che non si possono scrivere altrimenti che sotto una impressione molto viva e dolorosa; ed i versi che ho citati, mi fanno dubitare che il Manzoni abbia desiderato in quegli anni prender parte a qualche congiura politica, che, per una recrudescenza d'amor patrio, abbia corso qualche gran rischio e temuto assai per la propria famiglia e siasi poi sentito accusare di qualche debolezza: la malattia nervosa che lo visitò, appena terminata la sua tragedia, le varie ciarle alle quali diede occasione il suo ritorno a Parigi, hanno forse qualche relazione con alcun fatto che ignoriamo, ma del quale potrebbe darsi che si trovassero indizii ne' suoi scritti di quel tempo. Fu caso fortunato che i componimenti del Manzoni cadessero sotto gli occhi del Goethe, ma non gi

Intanto si prepara alla carriera artistica scrivendo piccoli componimenti in versi. La poesia esercitava ancora su lei un'influenza vivissima per l'elemento ritmico, musicale. Nervosa, impressionabilissima, arrivava a commuoversi fino alle lagrime sotto quella influenza quasi morbosa. Trascurava l'esercizio, più sano e più spirituale, della prosa, quantunque l'esercizio di tradurre da diverse lingue straniere la facesse innamorare del castigliano, e le facesse scoprire in esso arcani tesori di rilievo, di armonia, convertendola in infaticabile collezionista di vocaboli, nella cui sola struttura (isolata dal valore che acquistano nel periodo) notava bellezze infinite di colore, di splendore, di profumo, "come il gioielliere che prima di incastrare una pietra preziosa ne ammira la fascettatura, la luce e le qualit

C'è fra gli altri componimenti un sonetto che principia così: O tu in cui dritta la virtù discese Onde Venezia ebbe del mar l'impero, Certo tu pure, o pargoletto altero, Famoso andrai per memorande imprese; Mel dice il nobil tuo sembiante, il fiero Lampo degli occhi tuoi mel fa palese... . . . . . . . . . . . . . . . E ci pare che basti.

Parola Del Giorno

all'incremento

Altri Alla Ricerca