United States or Eswatini ? Vote for the TOP Country of the Week !


E tutti, il buon prete che aveva sempre voluto bene al suo povero fratello, e le due zitellone che erano sempre state in pace colla povera cognata si affezionarono subito a Pierino e lo tennero in conto di un figliuolo.... proprio mandato dal Signore. Fissarono insieme e si divisero d'accordo i vari obblighi per allevarlo e per educarlo.

Nel piano di sotto abitavano i padroni di casa, certi Feana, oriundi piemontesi, moglie e tre figliuoli, più una vedova sulla quarantina, che il signor Giacinto Feana chiamava sempre la cognata sofferente.

Dopo aver salutato il fratello e la cognata domandò: Dov'è Saffo dai capelli di viola? Clarissa gli spiegò che non era ancora arrivata. Allora egli fece il broncio e suonò il pianoforte tutta sera, mentre Carlo russava sul canapè. Clarissa, volgendo gli occhi dall'uno all'altro, si domandava quale dei due la insultasse di più.

Allorchè, venuta l'ora della partenza, Gioconda dovette salire in treno per non tornar forse mai più a Perugia e far così incolmabile l'abisso che la teneva lontana dalla suocera e dalla cognata, il dolore e l'ira le pervasero l'animo.

I merli fischiavano su le loro teste; fasci orizzontali di raggi attraversavano i loro passi; e il profumo del bosco cresceva in torno a loro. Alcuni giorni dopo, Emidio partiva. Alcuni mesi dopo, il fratello d’Emidio prendeva in moglie Rosa. Nei primi anni di seminario il cherico aveva pensato spesso alla nuova cognata.

So ben che il caso de' parervi strano, che Marfisa tosto sia cambiata; ma che non può di Dio Signor la mano? Io mi sento del mondo stomacata. Per grazia, certo e poter sovrumano non odio piú il fratel la cognata, e non vo' piú saper del secol nulla. Mi sembra esser uscita oggi di culla. Non le la badessa molta fede: pur la conforta e loda, e fa buon viso.

Mia cognata Olimpia; disse il signor Francesco. Suo marito, mio fratello secondogenito, verr

L'ufficiale si pentì presto di ciò ch'avea detto, tanto più che la donna da lui vista fosse la principessa non era ben sicuro: tornò alla sorella, la supplicò non ne parlasse ad alcuno: essa gli giurò di tenere il silenzio, ma disse il fatto soltanto a una sua cognata, che lo riferì soltanto a sua suocera: la duchessa d'I., che non potè stare senz'informarne alcune delle sue vecchie conoscenze.

Sua cognata atterriva Gabriella meno di prima; ciò non era strano. Il rapimento, di cui era stata vittima, le minacce fattele in Bologna, l'avevano convinta, persuasa che quella donna era malvagia. Marco col narrargliene l'origine l'aveva fatta rabbrividire un istante, è vero; ma non certo spaventata più di quanto lo fosse gi

Come gli parve che avesse finito, proruppe: «Donne! E voi volevate perdere il conoscimento per simili freddure? Via, datevi pace, cognata; andate a dormire quieta, che domattina di buon'ora io me ne andrò a D...» Ma debole, infermiccia, con quella sua disgrazia degli occhi, che avrebbe fatto giù per quelle strade, di notte, se anco si fosse preso in compagnia qualcuno del vicinato?