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Aggiornato: 22 maggio 2025
Nella calma di quei pomeriggi estivi, mentre tutta la casa dormiva nella siesta quotidiana, io sfogliavo il vecchio volume trovato nella biblioteca paterna e imparavo a conoscere Caliban, punzecchiato dagli spiriti maligni di Prospero, e il cane bizzarro di Speed, e i cervi che scendevano ad abbeverarsi lungo il ruscello nella foresta delle Ardenne dove il vecchio duca esiliato ascoltava le bizzarrie filosofiche di messer Giacomo e i sospiri amorosi di Rosalinda.
Il mister favoloso in cui la selva era sommersa, e quella voce umana che dava ad una vana ombra la vita, e quel chiarore blando, il senso mi cingean di tal malía ch'io mi credeva udire suono di corni in lontananza ròco e veder cervi a mezzo de la via, grandi e candidi, escire con in fronte una croce alta di fuoco. Strano li alberi gioco facean di luci.
Piuttosto, era da desiderare che andassero a visitarlo i geologi e gli studiosi di archeologia preistorica; gli uni per le belle concrezioni calcaree, pei quarzi e per le tracce di minerali che presentava la roccia; gli altri per le caverne ossifere che si aprivano nel fianco della montagna. Di questi ultimi, voglio dire degli archeologi, uno solo era capitato a Castelnuovo, e fortunatamente non mostrava desiderio di andarsene. Non era uno scienziato di professione, ma un semplice dilettante, e per giunta non aveva ancora stampato nessuna memoria sull'Homo diluvii testis. Ma, non dubitate, se ancora non l'aveva stampata, nè scritta, minacciava di voler fare una cosa e l'altra al più presto. L'epoca neolitica e l'archeolitica erano il fatto suo, e le caverne di monte Acuto gliene davano saggi stupendi, in cuspidi di frecce, asce e raschiatoi di selce, amuleti di serpentina e di giadeite, cocci, depositi di ceneri e di ossa carbonizzate, ornamenti di conchiglie, grumi di terra d'ocra e via discorrendo. Gli avanzi dei banchetti attiravano particolarmente la sua attenzione. Studiava la forma delle ossa, delle mascelle, dei denti e delle corna, per accertare quali specie di cervi, di cani, e d'altri animali più prossimi alla domesticit
69 Come due belle e generose parde che fuor del lascio sien di pari uscite, poscia ch'i cervi o le capre gagliarde indarno aver si veggano seguite, vergognandosi quasi, che fur tarde, sdegnose se ne tornano e pentite; così tornar le due donzelle, quando videro il pagan salvo, sospirando.
Andò fino al laghetto a vedere le anatre, poi più in giù alla grande gabbia degli uccelli, poi tornò indietro, e si fermò allo steccato, in cui s'aggiravano melanconicamente due cervi freddolosi. Addossati alle sbarre, parecchi bambini eleganti ben ravvoltolati nelle pelliccie, porgevano delle chicche ai cervi, mentre le bambinaie discorrevano coi loro conoscenti.
Un murmure, lento, si spande ne 'l piano; e giunge un lontano di cervi bramire su 'l vento. Discende ne l'ode la dea che m'è dolce; e a me i suoni molce de 'l verso. Ma l'altra non ode. Ma quella ch'io amo non ode. I roseti ancora han quieti misteri e fan lungi richiamo; e ancor ne' giacigli rimangono l'orme recenti e le forme recenti tra i fiori vermigli.
Da quel divino gesto attratti, vengono i cervi a lei con docile bramire, ed una siepe alta compongono. Gioisce a lo spettacolo di tanta preda il cuore de la vergine cacciatrice. Oh lietissime stragi sonanti lungo i fiumi patrii! ripensa ella; e sommergesi. TITANIA: Music, ho! music; such as charmeth sleep. Ne la man con gesto lieve da i virgulti accoglie l'onda. Disegno di ALESSANDRO MORANI.
Fulgida aurora a me parve la sera, ne 'l cerchio de le sue morbide braccia. Dolce cosa languir tra le sue braccia! Dolce, languendo, bevere il suo fiato! Voci correan d'amor per l'alta sera; e bramire s'udian cervi a la luna da' chiusi, e Agosto a l'ombra de le rose cantar soletto in su la tibia d'oro,
S'apparechiano i fuochi e le cucine; le mense d'altra parte in su tapeti. Intanto il re cercando alle vicine valli era andato e a' boschi più secreti, se ritrovasse capre o daini o cervi; e l'arco gli portar dietro duo servi. 29 Mentre aspettamo, in gran piacer sedendo, che da cacciar ritorni il signor nostro, vedemo l'Orco a noi venir correndo lungo il lito del mar, terribil mostro.
Oh! dimmi un po', fanno esse la spia che io caccio di contrabbando continuamente in San Rossore, che vi ammazzo caprioli, cervi e cinghiali e che me li porto a vendere tranquillamente a Pisa? considera se vorranno occuparsi di una fanciulla.
Parola Del Giorno
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