Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 23 giugno 2025
Alla messa, in piazza, nella farmacia, dappertutto, la sente la sua voce. E dover far finta di prenderci gusto! Chè, altrimenti guai! Ha un carattere..... basta.... le sono seccaggini; pene e tormenti, inerenti alla vita di campagna. Pare, interruppi, che oggi avesse qualche grave affare pel capo. Lo so io? rispose Bazzetta animandosi; lo so io?
Lo seguii istintivamente, ma mi arrestai tosto, udendo la voce di Bazzetta che, nascosto dietro lo spigolo, parlava a bassa voce al campanaro, a due passi dalla finestra. Ricordati bene di quanto ti dico. Non pronunciar mai, in presenza del forestiero, nè il nome, nè il cognome del dottore. Se ti occorre parlargli, di' «signor dottore» e basta. Hai capito?
Il Bazzetta sulle prime fu restìo come un mulo. Sapeva di grandi cose (ci teneva a convincermene) ma prudenza gli suggeriva di tenerle per sè. Pochi erano al fatto di così gravi affari: nessuno forse, dopo il curato ed il sindaco, li conosceva a fondo come lui: responsabilit
L'altro che s'era drizzato in fretta sul suo scannetto lasciò per darsi contegno ruzzolare la mano sui tasti acuti facendone sprigionare una gamma ascendente di squittii di quaglie innamorate. Ve l'ho detto io d'usar prudenza? ammonì il signor Bazzetta.
Ma io non tardai a levargli la soggezione. Mi alzai e presi congedo dal Bazzetta. Uscito nella via mi fermai per accendere il sigaro: e, senza volerlo, intesi che il sindaco parlava di me chiamandomi «lo scarabocchino». Non era un'ingiuria tanto atroce ch'io potessi aver diritto di offendermi. Eppoi non ci tenevo punto alla stima del sindaco: e non ero curioso di sapere ciò che diceva di me.
Lo so io il perchè.... è una celia, una improvvisata che voglio fare. Siamo intesi. Bazzetta doveva essere un ben noto burlone, e Baccio molto abituato alle sue gherminelle, per rispondergli con perfetta semplicit
Bazzetta, la testa all'aria, maneggiava con fare sbadato, uno stuzzicadenti; don Anastasio, il prete che aveva fatto allibire il povero Prosdocimo, s'era alzato, e, piano piano, come uno che cerca di sviare da sè l'attenzione, era andato a collocarsi presso la porta da cui era uscito don Luigi e origliava.
Dissi a Baccio che ritornava dall'averlo coricato: Eh! dimmi! che cosa significano quei lumi laggiù, verso la casa del sindaco? Baccio uscì nell'orto e dopo un istante ricomparve sogghignando e mi disse, facendomi lume su per la scaletta: Sono i coloni del signor De Boni che portano a casa Bazzetta, ubbriaco fradicio. E con questo bel corollario di quella bella giornata, mi diede la buona notte.
Queste parole «di color oscuro» erano sussurrate dietro un piccolo uscio che metteva al porticato. Le interlocutrici me ne accorsi alle fisonomie intravedute dalle fessure erano la moglie e la figliuola di Bazzetta. La conversazione continuò così: Mamma, il babbo gli ha detto tutto. Grulla! E che! Fatti avanti. Tocca a te che sei la mamma. A te che sei più franca...
Il curato evitò di rispondere. Bevete, caro Bazzetta? domandò. No, grazie, ben, due ditini, due soli ditini.... troppo incomodo. E rivolto a me: Io e il signor curato, non s'è mai avuto in venti anni una parola da dire, vero don Luigi? Bevette il secondo bicchiere, strizzò l'occhio luccicante, e ripetè schioccando colle labbra: Un uomo raro.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca