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Aggiornato: 21 luglio 2025
Non v'è pericolo, non ve n'è affatto.... E, d'altra parte, io non rappresento nulla; sono il signor Lascaris, un passante, un villeggiante qualunque. Da due anni, lo sa, ho lasciato la carriera.... Il mio intervento non può essere scusato se non da casi eccezionali. Ero dunque ben gravemente ammalata, quando Lei è venuto a visitarmi la prima volta? chiese Roberta con una triste lentezza.
In quel momento il sole dal comò veniva radiosamente verso il letto saltando sulla tavola, che la mamma e la signora Veronica avevano trasportata dalla cucina per poter mangiare non lontano dalla ammalata. Ella pensava: Che cosa è la morte?
A che giova discutere? egli sospirò. Piuttosto... come state? Siete molto pallida ancora. È una fissazione la vostra replicò la Teresa, dominando a fatica l'impazienza che le destava ogni richiesta intorno alla sua salute... Sto meglio... Ma a forza di volermi ammalata mi farete ammalare davvero.
Lasciandosi guidare dai suoi amici e dai consigli dello zio Cardinale, egli s'era rifugiato, per quei giorni, in Isvizzera; ma poi, quando seppe che l'Adele (ch'era stata condotta nella villetta di un suo zio in Valpantena) era caduta gravemente ammalata, ritornò subito in Italia e corse a nascondersi, per essere quanto più vicino alla sua fanciulla, in una casuccia di contadini, al di l
Risoluta, con passo fermo, sicuro, non sentendosi più nemmeno ammalata, arrivò alla casa del Vharè. Appena dentro alla porta, in fondo alla scala, c'era di guardia il vecchio servitore di Giacomo. Da che parte si va dal vostro padrone? Non è in casa rispose l'altro, un po' turbato. E in casa, è in casa. Accompagnatemi dal vostro padrone, subito. Andate, presto!... Andate avanti; dov'è?
E se nelle pagine della storia italiana è dato ragguardevole posto al nome di Gottardo Polverari, il gentiluomo fortissimo, morto con la stoica fermezza di un patriotta antico, vi si associa giustamente il pietoso ricordo di quella povera sposa ammalata e giovane, la quale, fra tanto imperversare di sciagure, era riuscita come per miracolo ad attingere una forza novella nel suo amore di madre.
La fanciulla si sentiva venire le lagrime agli occhi, vedendo la sua mamma ammalata più di quello che avrebbe immaginato; ma si fece coraggio e le disse: Tu stattene quieta, alla casa penserò io. Sì, ma il mio lavoro che il negoziante aspetta e che gli premeva tanto.... Chiss
È questa l'accoglienza che mi fai, disse il figlio di Cicillo Jannacone, dopo una separazione sì lunga.... Non ti ricordi ciò che mi dicesti nel momento della mia partenza?... Mi resta poco da vivere, Roberto, incominciò, dissimulando, Enrica. Io non posso più esser la moglie d'alcuno: sono gravemente ammalata. Mi ami tu?
Sì, sì, le ultime, poichè io ho trovato in questa mia anima, così maltrattata, così ingiustamente maltrattata da chi non doveva mai farlo, ho trovato una sublime speranza, Giovanni, quella di poter essere un'altra donna, quella di poter amare con un infinito entusiasmo e una infinita devozione, quella di poter essere in una estrema tenerezza, una donna leale, pia, umile, vivente solo per voler bene, così, come una povera creatura ammalata e convalescente si innamora della vita, di nuovo!
Dovevate dirmelo; perchè siete stata anche voi così ammalata, lo siete anche adesso. Ma... Lo sapevate: ora non valgo più nulla, me ne sono accorta al modo che mi ha trattata. Bisogna essere ben cattivi, anche tu sei stata cattiva come lui.
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