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Aggiornato: 29 giugno 2025


Vi amerò così quietamente, così segretamente, che quasi quasi non ve ne accorgerete neppure. Sarete buono con me, ecco tutto: mentre io fui così cattiva! Voi, non siete fatta per questo orribile stato di animo, che è l'amore non corrisposto. Voi siete stata sempre una vittoriosa.... Lasciatemi provare la dolcezza di esser vinta disse ella tenerissimamente.

Si lasciò cadere sul rozzo sedile, e ruppe in lacrime convulse, le prime lacrime di disperazione che Cesare avesse mai visto sgorgar dagli occhi dell'amata.... Egli ne fu tòcco dolorosamente; e inginocchiandosi al suo fianco, accarezzandola con lieve carezza quale la donna stessa sapeva usare ne' suoi momenti d'abbandono, baciandola discreto con casti baci, tentò il conforto solito con la voce insolita dell'amore: Oh io ti amerò per ogni affetto che il mio amore ti sar

Gira rigira, la batteva tra due: il conte Nerazzi e il marchese Landi; ambedue amici suoi, belli senza eccesso, non sciocchi a prima vista, ma neanche spiritosi. Dei immortali! Anche noiosi la parte loro, con quel fare compassato, e con la cura astuta che mettevano a nascondere, facendola spiccar meglio, una piccola vittoria, o a darsi merito di non averne ottenuta mai una. Ma sono questi gli uomini che piacciono. «Ebbene, Landi, qual è oggi la dea dei vostri pensieri? Signora, non c'è dea, per me, e dubito perfino di aver dei pensieri. Ah, molto spiritoso, ed anche discreto; due cose che ordinariamente non vanno molto d'accordo. Ve ne faccio i miei complimenti. E voi, Landi, non amate? No, signora; il mio giorno non è ancora venuto. Come! C'è un giorno ed un'ora da aspettare? , il giorno e l'ora del nostro destino. Se amerò, non amerò leggermente. È giusto e vi lodo. Fossero tutti come voi!» E la dama galante che ha fatta questa scoperta, la mette bravamente in serbo. Avr

Opala si gittò alle mie ginocchia, e abbracciandole disse: Grazie, grazie, io pure vi amerò; io languiva qui così sola, così abbandonata... perchè vostro padre.... era vecchio vostro padre... e stizzoso! Voi siete tutt'altra cosa.

E allora, buttato accanto al letto, perduto nell'immenso dolore della sua vita, smarrito dalla solitudine in cui entrava, gridando, piangendo, strappandosi i capelli, singhiozzando, gli salì alle labbra la domanda che mai aveva osato pronunziare: O mamma bella, dimmelo! O mamma buona, mamma del cuore, mamma, dimmelo! Non vorrò bene che a te, non amerò che te, dimmelo! Per piet

Io ti amerò sempre egualmente diceva ella, esaltata. Quante volte l'hai detta la parola sempre? Ah tu sei crudele! esclamava lei, abbassando il capo per nascondere il suo pallore. , quell'onest'uomo, quell'uomo onesto e buono era spesso crudele, con lei.

Il duca lacerò quasi l'altra lettera nell'aprirla. Ah , è lei!... mormorò. Erano le prime parole che proferisse dacchè si trovava solo. La lettera scelta da donna Maria era quella d'addio a Federico. Queste frasi amo voi solo vi amerò sempre desidero essere felice nessuno potr

Giovane che io non posso definire, il vostro ascendente mi opprime l'anima. Lasciatemi; la ragione mi dice di fuggirvi, il cuore non lo può: giurate voi di mantenere le vostre promesse. Dio, patria, padre e voi amerò in eterno. Lo giuro, o Rosina, lo giuro. Oh! se sapeste a qual altare più terribile l'ho io giurato oltre a quello del vostro amore, forse inorridireste. Gran Dio!

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