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Aggiornato: 29 giugno 2025
Come si è potuto pensare di costringermi con uno stratagemma ridicolo?... Io ti sposava perchè ti volevo, perchè ti amavo davvero. Gioconda, volte le spalle alla tavola, piange a capo chino. Folco, pure sentendone dolore, vuole dir tutto il suo pensiero e non tornar daccapo un'altra volta.
Ma una donna vera, sia detto con vostra licenza, vale assai più della gloria, che è donna solamente per grammatica. Eh! non dirai mica sempre così; ripigliò mastro Jacopo. Come tu mi vedi, io amo adesso la gloria, che è donna per burla. È vero che anch'io non sono più l'uomo di prima. Tuttavia, quando aveva i tuoi anni, amavo una cosa e l'altra, anzi una cosa per l'altra.
Edith, l'ultima nata del suo cuore?... Alzò gli occhi vacui di Mater Dolorosa al volto dell'avo; poi cadde svenuta davanti a lui, con la testa grigia ai suoi piedi. Fuori, nei campi costellati di margheritine, Nino aveva preso con aria di padronanza il braccio di Valeria. Cuginetta, disse, ti ricordi come io ti amavo, quando avevi dodici anni? E tu mi schernivi! E' vero, disse ridendo Valeria.
Temevo che tu non l'amassi. «Quella parola fu un altro rimprovero. Sì. Amavo Gualfardo con tutta la mia riconoscenza di figlia. Ma non era quello l'amore cui pensava il mio povero babbo.
Ah, voi non sapete ciò che m'ha fatto? Amavo una donna, messere.... E l'amava anche lui! Il rettile aveva osato levar gli occhi alla colomba. La vigilia delle mie nozze, la bella creatura moriva, avvelenata da lui. Almeno, così parve. Egli non aveva fatto che addormentarla con uno de' suoi filtri, scaturiti d'inferno, e madonna Fiordalisa fu seppellita per morta.
« Ed un cuore capace d'amare..., continuò egli alzandosi dal piano e baciandomi lievemente la fronte senza abbandonar la mia mano. «Io feci un altro cenno come il primo. « E lei non mi vuol anche un po' di bene? Non pensa un poco a me? «Terzo cenno come sopra. «Ero timidissima e quella scena che non mi dispiaceva punto, mi confondeva. Tuttavia era ben vero ch'io lo credeva innamorato, e lo amavo.
La sua profonda tristezza innanzi alle lotte che si combattevano in me e che egli conosceva, tutte, era un insulto; ma io glielo perdonava, giacchè lo amavo, giacchè egli mi amava, giacchè un solo poteva essere il mio amante, ed era lui, Giustino Morelli. Questa ultima, estrema verit
Ah! il vigliacco! Mi separarono a forza dal mio amante e mi trascinarono a Quetêna dove caddi nelle mani del greco. Alcuni giorni dopo però riuscii a fuggire e mi misi subito in viaggio per cercare Abd-el-Kerim, il prode che amavo, l'eroe che mi salvò la vita. È per questo adunque che venite al campo? Sì, per questo. Ma se venite scoperta? Come?
« Fu allora che mi nacque un sospetto; perdonami, Fulvia; ti amavo... E presi anch'io una carrozza di piazza, e seguii quella che ti conduceva. E scesi allo stesso albergo, e presi la camera accanto alla tua; e traverso la porta ti ho vegliata sempre. Ho vedute le tue impazienze, le tue lagrime. Ho udita la tua conversazione con Giorgio, e la terribile confessione del tuo amore per Guiscardi. T'ho veduta con lui... Ho sofferto, Fulvia; ho molto sofferto. Ma partii di l
Ciò che si passò dentro di me non è forse concepibile; l'angoscia di non essere amato, la gelosia di un rivale che mi rapiva il pensiero di lei che amavo tanto, che esercitava da lungi un fascino fatale al mio povero amore, il dolore di vederla inferma e la paura che mi venisse a mancare facevano tale strazio di me quale mai uomo ebbe a provare nella vita.
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