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Aggiornato: 3 giugno 2025


Quella fu l’ultima sfuriata dell’amore paterno offeso, e li lasciò tutti e due sfibrati come gente che esce di malattia e desiderosi di mutar vita come convalescenti. Poco alla volta entrarono in una quiete che non aveva le amarezze, le divine volutt

Così, in questo ambiente di gelido dolore, di amarezze quiete e infinite, di grandi veli bigi e fitti che li avvolgevano in una nuvola di orrenda e intima malinconia, evitavano di vedersi in casa, dove soffrivano anche più. Non si davano convegno, ma si incontravano randagi pallidi, vagabondi delle vie remote di Roma, camminando accanto senza parlarsi, o scambiando qualche motto insignificante.

Alfonso, desolato, decise di non aver più figli, per non avere il dolore di vederli sopportare le conseguenze de' suoi trascorsi. Povero giovane! Egli condusse poi una vita trista, pensando che i suoi due figliolini un giorno gli rinfaccierebbero le amarezze della loro esistenza! Ancora qualche anno vegetò piuttosto che visse, e morì di dolore e di crepacuore!

Gustavo Modena, dopo aver preso parte ai combattimenti di Porta San Pancrazio e di Villa Panfili; dopo aver appoggiate colla sua enfatica eloquenza e sancite del suo voto le leggi più liberali decretate dalla Assemblea repubblicana, ebbe per grazia, dopo la infausta catastrofe, di poter riparare in Piemonte. Un melanconico decennio, pieno di disinganni e di amarezze, cominciò per lui.

Ma questa propaganda morale e sociale, a cui consacrò le rimanenti forze dell'anima sua, gli fruttò, come di consueto, accuse, calunnie, amarezze infinite, e, come di consueto, ei continuò impavido nella lotta: e con lo scritto intitolato Il Comune e l'Assemblea pubblicato il 3 maggio 1871 nella Roma del Popolo, egli respinse il consiglio di coloro che lo esortavano a tacere di questione religiosa e sociale per non suscitare discordie nel partito.

Il prete pareva soddisfattissimo nel dir queste cose, il professore sembrava meno lieto di udirle a dire. Eh! , riprese don Letterio, dopo aver aspirato con lentezza una presa di tabacco, della gente buona ce n'è ancora. E fa bene di incontrarla in mezzo a tante amarezze che ci tocca di subire nella vita.

Marco soffriva! Egli, che aveva con tristezza, ma senza disperazione sopportata la fuga di una fidanzata, fuga che credeva allora spontanea; non sapeva resistere all'idea di aver egli involontariamente cagionate le sventure di Gabriella. Non aveva fatto nulla di male, ed era pentito; non aveva mai provato gli entusiasmi dell'amore; ma ne sentiva tutte le amarezze, tutti i disinganni.

Egli che avrebbe buttato via tanto volentieri quella camicia di Nesso!... Era stanco, seccato, di sacrificarsi tutto e sempre al servizio del pubblico, il quale ricambia con amarezze e ingratitudine.

quell'uomo quel cane sentivano rancore per quegl'insulti; essi dimenticavano tutto. Ogni giorno avevano troppe angosce da soffrire, perchè potessero ricordare le amarezze del innanzi. Una sola volta Quintino ebbe un impeto d'ira furibonda contro un perverso che gli avea chiesto, ghignando, s'egli sapeva dov'era nato. Il saltimbanco, smessa d'un tratto l'abituale mansuetudine, saltò addosso come una belva a quell'uomo senza cuore, lo percosse, lo afferrò per la gola.... e forse lo avrebbe ucciso se non ci fosse stato l

«Ella aveva tutto sofferto, illudendosi ancora, sperando sempre che il giovane sarebbe ritornato a lei; ma Diego non le dette più segno di vita. «Folle, disperata, gli aveva scritto più volte senza ottenerne risposta. «Descrisse per quale periodo d'ansia, di disperazione, di amarezze era passato il suo cuore... e come a poco a poco un istinto di ribellione si fosse fatto strada nella sua anima.

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