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Aggiornato: 23 giugno 2025


Su via, mi disse, ora puoi completare la confessione, e dirmi senza altre ambagi il nome della tua innamorata! Mi alzai, e sorrisi ingenuamente, ma esitavo a pronunziare il suo nome. Egli mi fece coraggio dicendomi: Su via, sbrigati... andiamo alla fine. Allora io dissi balbettando: È la contessa Savina Brisnago.... Non mi è possibile descrivere l'effetto prodotto sullo zio dalle mie parole.

«Tutta notte vegliai, angosciata dalla paura di non destarmi abbastanza presto per essere in ordine a quell'ora mattutina. Alle sei mi alzai senz'aver chiuso un occhio. Alle sette ero vestita per ricevere. Con un'ora dinanzi a me, guardai trenta volte l'orologio e feci dei calcoli infinitesimali, per persuadermi che avevo il tempo di prendere il caffè prima che Max venisse.

Verso le quattro del mattino, stanco di avvoltolarmi nel letto, e stanco di quelle idee sempre le stesse, che cominciavano a diventar noiose, mi alzai, e mi posi a scrivere alla marchesa quelle mie riflessioni, ed a persuaderla ch'era necessario separarci per sempre. Per quanto io stesso riconosca i miei torti, e sappia punirmene col sarcasmo, posso dirlo a fronte alta, io non sono cattivo.

Mi alzai lentamente ed andai a stendermi lontano da lei in una sedia a bracciuoli. Ivi rimasi qualche tempo senza pensar nulla, in uno stato d'abbattimento, con questa sola idea tuttavia non bene distinta: Che tutto era finito; che stavo per partire, e non la vedrei più.

Cercavo d'indovinare quale dei due dovesse ritornare primo al letto coniugale... Quale? Concetta senza dubbio. In quella appunto udii un fruscio di abiti, mi alzai, mi volsi... e mi trovai faccia a faccia colla signora Nina, la giovane vedova del terzo piano.

«Amici miei, io non so ripetervi quel che provassi in quell'istante. Che cosa voleva dire il Vialli? O avevo frainteso?... Automaticamente, appena egli ebbe pronunziato quel nome, gli occhi mi andarono alla portiera dove avevo visto il conte. Egli era ancora ... scorsi soltanto i suoi occhi, gli occhi lucenti come fossero di fosforo. Si erano quegli altri accorti come me della sua presenza? Perchè nessuno si alzò? perchè io stesso non mi alzai di scatto gridando al malaccorto: Taci, sciagurato: non vedi tu chi ti ascolta?... Vi sono dei momenti nei quali una tragica fatalit

L'anno passato al suo paese... Ma domenica ventura prenderò le mie rivincitine... le elezioni riusciranno a modo mio: sono quattro anni che lavoro per questo... Ve lo auguro, dissi io con un'aria annoiata e mi alzai. Sor Emilio, disse con una certa premura, non accetterebbe un bocconcino, un pezzettino di manzo.....

Li occhi prima drizzai ai bassi liti; poscia li alzai al sole, e ammirava che da sinistra n’eravam feriti. Ben s’avvide il poeta ch’ïo stava stupido tutto al carro de la luce, ove tra noi e Aquilone intrava. Ond’ elli a me: «Se Castore e Poluce fossero in compagnia di quello specchio che e giù del suo lume conduce,

"La stessa espressione di rimprovero triste e dolce stava sul suo volto. Mi alzai di botto, quasi obbligato a mettermi in una attitudine di rispetto davanti a quell'uomo singolare. " Fanciullo Egli disse con voce tenera e grave ieri voi avete bestemmiato. " È vero, risposi, chinando la testa perchè nel ricordare i discorsi del giorno prima sentivo salirmi una vampa di rossore.

Il mattino seguente, che era una domenica, mi alzai per tempo, apersi la finestra, e respirai a pieni polmoni la brezza mattutina, contemplando lo stupendo panorama delle Alpi che mi stava davanti, e volando colla fantasia attraverso la strada percorsa da Tirano a Sondrio, per Morbegno, Colico, Como e Milano.

Parola Del Giorno

s'alceste

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