Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 23 giugno 2025
Ma io non tardai a levargli la soggezione. Mi alzai e presi congedo dal Bazzetta. Uscito nella via mi fermai per accendere il sigaro: e, senza volerlo, intesi che il sindaco parlava di me chiamandomi «lo scarabocchino». Non era un'ingiuria tanto atroce ch'io potessi aver diritto di offendermi. Eppoi non ci tenevo punto alla stima del sindaco: e non ero curioso di sapere ciò che diceva di me.
«Ebbi un'altra notte d'insonnia angosciosa; ed ancora mi alzai all'alba, ed ancora passai una mattina in ansiet
Pensavo al profeta Elia che per risuscitare i fanciulli morti si stendeva sui loro corpicini, le mani sulle mani, i piedi sui piedi, la bocca sulla bocca, ed invocai la fede che fa muovere i monti, per rinnovare quel miracolo, e rannicchiarmi nell'impronta di Fulvia sulla sua poltrona. Ma la fede non venne, nè il miracolo. Allora mi alzai, girai per la stanza esaminando ogni cosa.
Un giorno, incontrai un compagno d'infanzia che non stentai molto a riconoscere. Questa scoperta mi riempi di soddisfazione, e come l'amico mi aveva pregato di andarlo a trovare, mi avviai verso la sua casa. Aggirandomi per quelle viuzze strette, in salita, dove, ragazzo, avevo tanto trottato, provavo una tenerezza, una contentezza, che assaporavo deliziosamente, senza scoprirne la ragione. Come feci a rintracciare la strada? Non lo so; io andavo, andavo, senza pensare alla meta, ma sicuro di non mancarla.... Quando mi trovai nella via in cui abitava l'amico, quando finalmente alzai gli occhi alla sua casa, quello stato d'animo si fece più intenso. Che cosa mi dicevano quelle mura? Niente, non sapevo dirlo; ma mi pareva che la Serenit
Sono convenienze a cui un uomo non può sottrarsi, mormorai ipocritamente. Benissimo. E che cosa avresti detto tu, se le parti si fossero invertite? se fossi andata io a passeggio col signor Giorgio Uglio? Alzai le spalle, irritato.
Alzai la tendina a guardarla; era piccola e tutt'avvolta in uno scialle nero, dal quale spiccava netto un profilo arcigno e lurido insieme, con enorme naso, con labbra penzoloni, che sovrastavano il mento secco, breve, angoloso. Pareva fervorosissima; aveva spenta la candela per rivenderla a miglior prezzo.
Passati pochi secondi mi alzai con un gesto di rassegnazione. Anch'egli si alzò, prese il cappello e la mazza. La ringrazio a ogni modo gli dissi tristemente, avviandomi all'uscio di essere venuto. Egli mi guardò negli occhi, parve scrutarmi sino in fondo all'anima; poi buttò sulla tavola cappello e mazza, allargò con impeto le braccia, ed esclamò: Dica!
Quella mattina, me la ricordo sempre. Tirava un vento che il battello a vapore saltava sul lago come un cervo nel bosco, e veniva giù una pioggerella diaccia, che era come sentirsi cadere addosso tante punte d'aghi. Quando mi alzai, Michele era gi
Benchè fossi da otto giorni, quello che Fulvia soleva chiamare derisoriamente, un buon uomo ammogliato con prole, tutto il mio sangue ribollì al leggere quella lettera, come il sangue di un giovinotto. Mi alzai, presi il cappello in furia come se dovessi andare di quel passo sul Monte Bianco a trattenere Fulvia sull'orlo d'un precipizio.
Non è nulla! balbettai... incomincio a rimettermi... e poco dopo mi alzai macchinalmente. Venite... venite dunque, mi ripeteva la Veronica. Avanzai barcollando, e senza sapere ove andassi, mi affacciai alla finestra. Oh quale spettacolo!... una vezzosa bimba, portata sulle braccia d'una contadina brianzola, mi mandava un bacio. Era il primo bacio della contessa Savina... a suo nonno.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca