United States or Libya ? Vote for the TOP Country of the Week !


Intanto Giovanni Guicciardi levava a strage i paesi da Ponte in giù e la val Malenco e drizzava i sollevati con forte mano sopra Sondrio, sede del magistrato supremo della valle. Al governatore di col

Non inutile mi sembra l'aggiungere che il Guicciardi fu di una famiglia nobile di Tresivio, ma nacque accidentalmente in Lugano il 26 febbraio 1756: fatti gli studi di legge, si volse ai pubblici uffici, e fu dapprima luogotenente del Vicario in Sondrio, poi delegato presso il Pretore in Morbegno, e non ancora trentenne fu chiamato nel 1785 alla piú eminente carica amministrativa che fosse nella Valtellina, quella di cancelliere di Valle.

Monsignor Volpi di Como gli diede la parrocchia di Sessa: indi compreso di che gran parti egli fosse in sapere, in saviezza, in cristiana prudenza, lo chiamò arciprete di Sondrio. Peso enorme a quei . Il predecessore suo Niccolò Pusterla era stato, con sei zelanti cattolici, rapito in prigione, e col

Il vecchio maestro mio locatario ha ottenuta una pensione dal Comune, e si ritira a Sondrio coi suoi parenti.

Ciascuno mangiava quello che aveva ordinato senza dire una parola. La sola cosa in comune fu una bottiglia della cassetta che ci aveva inviato il buon Quadrio, direttore della Valtellina di Sondrio. Era un vino eccellente che non bevevamo da un pezzo. Buono, dissi vuotando il bicchiere. Nessuno rispose. Pareva avessi detto loro una insolenza.

Dunque, dissi fra me, se non vuole andare verso Colico, è segno che il suo padrone ha preso la direzione di Sondrio; dovendo io fare la stessa strada, lo troveremo; e ripresi il viaggio. Il cane mi seguiva tranquillamente. Ad una svolta della via m'incontrai in uno stradino che acciottolava la strada e gli chiesi: Conoscete questo cane?

Dopo una piccola refezione siamo usciti da Sondrio entrando in quella strada pittoresca fiancheggiata dall'Adda, che conduce a Tirano. Questa seconda giornata fu più felice della prima, a motivo della compagnia del mio cane. Egli andava e veniva allegramente per la via.

Avendo saputo che c'era a Sondrio in quel momento un capocomico generalmente stimato come uomo esperto nell'arte sua non solo, ma altresì di molto merito letterario, gli mandai il manoscritto pregandolo di leggerlo, e di dirmene francamente la sua opinione. Pochi giorni dopo mi restituì la tragedia, con una lettera cortesissima, ma sincera.

A quelle chiese aveva servito di molta dottrina Scipione Lentulo napoletano, e quando Emanuele Filiberto duca di Savoja cominciò acerba persecuzione contro i Valdesi, egli molto soffrì, indi ricoverò a Sondrio, poi a Chiavenna, coltivandovi le nuove credenze in compagnia di Simone Fiorillo, pur napoletano.

Azzo Carbonera robusto e biondo uomo sui trentott'anni, aveva bella e ritta la persona, ardito aspetto, occhi splendenti, lunghi baffi, folta capigliatura. Cospiratore a vent'anni, e scoperto, la sola fuga lo avea salvato dalla forca: quanto duro gli era stato l'abbandono della sua cara Sondrio, della nativa Valtellina, delle Alpi sterili e nude, ma italiane! Valicato lo Spluga, s'era condotto attraverso le inospiti vallate grigione a Bellinzona, e di l