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Aggiornato: 13 ottobre 2025
Egli è ormai tranquillo e non pensa più, come gli altri, a rientrare nel mondo dal quale venne scacciato. Per lui, «stare qui o altrove, è lo stesso. In qualche luogo, mi diceva, bisogna stare». Veduto da vicino, con gli occhi nelle buche della sua faccia massiccia e larga, si prova la repulsione di chi si sente a tu per tu con un sanguinario.
Non tentarmi, vattene Abd-el-Kerim, non mi scorderò mai di te... basta! Ella volse altrove la faccia e fece qualche passo. L'arabo l'afferrò per le mani e la rattenne violentemente. No, Fathma, no. Ti amo, sono tuo schiavo, fa di me quello che tu vuoi, ma non respingermi, non parlare così. L'arabo cadde per la seconda alle sue ginocchia. Una fiamma umida passò sugli occhi dell'almea,
Come avremo occasione di notare altrove, Mosè raccomanda vivamente agli ebrei di mai mettere in dubbio l’assoluta spiritualit
¶ Perchè la sconfitta ch'ebbono da' Sanesi anticamente i Fiorentini a Monte Aperti, fu più per valore degli Uberti che d'altri loro usciti, però contra a loro cotal contumacia si tiene; per la quale sconfitta ad uno fiumicello della detta contrada, nominato Arbia, per lo sangue si vole dire che l'acqua in rosso colore si turbasse, dietro alla quale vittoria tra certi grandi caporali ragionandosi di levare via Firenze del suo propio sito e di farne altrove più parti, per lo detto Messer Farinata finalmente ciò fare si distolse, e questo è quello che qui nel suo ragionamento di ciò si contiene.
²⁹⁹ Villabianca, Diario ined., a. 1789, p. 631. Se poi casi contrarî possono trovarsi, sarebbe ingiustizia farne ragione di giudizio generale men che favorevole. Le eccezioni, abbiam detto altrove e ripetiamo qui, non fanno regola; e tra queste eccezioni, per dir tutto, rileviamo una incomprensibile.
Abbiamo combattuto e combatteremo i traviamenti e peggio della Internazionale e de' suoi copisti in Italia; ma perchè, oltre all'amore innato del Vero e del Bene, ci sprona il convincimento ch'essi falsano il moto operajo e ne indugiano il giusto trionfo. Il moto ascendente delle classi artigiane costituisce uno dei principali caratteri dell'Epoca nuova che invochiamo e alla quale cerchiamo una iniziativa in Italia perchè non è da trovarsi altrove. Noi non aspettammo per dichiararlo le inattendibili promesse dei socialisti francesi o le selvaggie ire odiatrici, e per questo impotenti al bene, dell'Associazione che ha centro in Londra. Dal primo impianto della Giovine Italia fino alle nostre ultime manifestazioni, la causa degli Operaî fu nostra e la immedesimammo col moto nazionale italiano. Attraverso ormai quaranta anni d'apostolato insistemmo a ripetere che una Rivoluzione non è legittima ne può esser durevole se non congiunge la questione sociale colla politica, se non trasforma sulla via del Progresso e nei limiti del possibile l'ordinamento economico, se non migliora, senza danno o ingiuria ad altrui, le condizioni del lavoro, dei produttori. Proponemmo come mezzi transitorî l'educazione Nazionale uniforme; instituzioni capaci di prevenire ogni esempio di corruzione che venga dall'alto; un sistema economico fondato sul risparmio, sull'aumento delle sorgenti di produzione, sull'appropriazione di parte del danaro pubblico e dei beni da incamerarsi ai bisogni degli operaî industriali e agricoli; un ordinamento di tributi che non graviti direttamente o indirettamente sul necessario alla vita; imprese nazionali dirette a conquistare alla produzione i quattro milioni d'ettari di terra italiana oggi incolta, a creare colle colonizzazioni volontarie una nuova classe di piccoli proprietarî e dare al paese le forze produttrici ch'oggi emigrano in cerca di lavoro a lontani lidi stranieri; e additammo ultima soluzione del problema da conquistarsi lentamente, progressivamente, liberamente, la sostituzione del sistema d'associazione del capitale e del lavoro e dell'equa partecipazione di tutti i produttori ai frutti del lavoro, all'attuale sistema del salario. Ajutammo come era in noi e gli operaî, che non sono sofisti nè ingrati, non lo dimenticano l'impianto delle societ
Sciaguratamente l'Enrico diceva di amarla, ma non l'apprezzava. Egli era freddo, preoccupato, distratto, sviato. Egli era altrove co' suoi pensieri, co' suoi desideri, coll'anima, e pur troppo spesso anche col corpo. Elisa capiva tutto questo, e ne soffriva, pur dissimulando con dignit
E questa venne appunto in suo soccorso, pregando Lord Pepe di volersi mettere a sedere altrove.
La questione di trasportare altrove la stazione ferroviaria era all'ordine del giorno. Nelle adunanze della Societ
«Ne fa fede e ricordo al passeggiero.» Ma quelle rovine che desterebbero altrove un sentimento di malinconia, non lo destano dinanzi allo spettacolo di quella bellissima natura, al cui incanto non pare che abbian mai potuto aggiungere nulla le più meravigliose opere dell'uomo.
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