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Aggiornato: 29 giugno 2025


Tu che dici? AGIATO. Dico che i gentili uomini non si curan d'empire il corpo di tanta robba; ma di poca, buona e dilicata. STRAGUALCIA. Costui debbe essere spedaliere o oste d'amalati. PEDANTE. Non parli male. Che ci darai? AGIATO. Domandate. FRULLA. Ed io mi maraveglio di voi, gentiluomini.

Oggimai un uomo, per quanto in fondo della ignoranza, agevolmente comprende il ladro o non avere sentimento veruno, quando si appresta a fare suo pro della roba altrui, o, se pur l'ha, essere in tutto simile a quello del conquistatore. Vero è bene, che questo s'ingegna di ornare il suo fatto co' luminosi fantasmi della gloria; ma il belletto trovato dagli accorti per magnificare il delitto del forte, che hanno punito nel debole, il nome diverso, chiamando nei molti gesto, impresa, conquista, quello che nei pochi hanno appellato furto, non acquieta la coscienza, e ciò che togli altrui, sia poco, sia molto, sia con migliaia di armati, o con una sola mano, o vuolsi reputare male per tutti, o per veruno. La pena si assomiglia a una insegna, che tanto più si dipinge di rosso quanto meno lo albergo è agiato, e il vino buono: la si ritenga risolutamente marca che da secoli e secoli inganna, e continuer

Aveva fatte delle perdite grosse al giuoco, e s'era ridotto in quella camera da venticinque lire al mese, dopo d'aver venduto a poco a poco tutto ciò che teneva di bello e di ricco nel suo antico quartierino da scapolo agiato.

S'invaghì di Luisa leggiadra e valorosa fanciulla, ma di piccolo, quantunque agiato, lignaggio; ed ella gli corrispose non perchè appartenesse a potente famiglia, ma perchè lo sapeva fuori di misura infelice.

Poiché ad ogni partito si vuole un rappresentante, un capo, tal fu Giacomo Robustelli di Grossotto, parente dei Planta perseguitati, perseguitato egli stesso, uom d'alto sangue, agiato dei beni di fortuna, d'animo gagliardo e male al servire disposto, e ricco di quell'ambizione che dei sagrifizj altrui sa fare vantaggio proprio. Servendo nell'armi, era da Carlo Emanuele di Savoja stato fatto cavaliere dei ss. Maurizio e Lazzaro, e molt'aura si era tra i suoi acquistato coll'affabilit

Proprio in questo punto, arrivava don Apollinare grondante sudore, e colla giumenta ridotta che se avesse avuto a fare un altro quarto di miglio gli sarebbe cascata sotto. Smontò a fatica, tanto aveva indolenzite le gambe; e lasciata la bestia che andò da nella stalla, si mise dentro la porta di quel presbiterio, che non gli era paruto mai così bello, così agiato, così casa sua.

Una conversazione alla moda. Nel paese di X... passava la primavera del 18..... la signora Tullia Albicocchi, vedova di un agiato diplomatico, donna sui 40, sebbene ne confessasse soli 35. Anche troppo discreta, sapendo di dimostrarne appena 30. Si vedeva chiaro che dessa era stata una bella creatura, un pezzo da sessanta, ed in giornata era ancora elegante ed abbastanza conservata.

«Figliuolo, disse questi arrivando e facendo vedere l'incannuciata; ecco tutto quello che ci rimane di quel che sapeva fare San Francesco: egli risanava gli infermi con un soffio, io ho potuto appena formare quest'arnese che l'aiuti a reggere il braccio un po' più agiato che codesta fascia....» E presogli il braccio, glie lo acconciava, su quello strumento con molto amore.

Non era agiato Girani, non era l'ultimo dei coloni della montagna. Possedeva alcune vigne, il lavoro di due buoi, abitava sopra una placida collinetta che di poco s'innalza fra la Torrazza e Maresco, d'un miglio lunge da Nebiolo. Sulla sommit

AGIATO. Io dico che i dottori, i giudici, i frati virtuosi, tutti vengono alla mia insegna. FRULLA. Ed io vi dico che passan pochi giorni che qualcun di quelli che sono alloggiati allo «Specchio» non eschino fuore e non venghino a star con me. FABRIZIO. Maestro, che faremo? PEDANTE. Etiam atque etiam cogitandum.

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