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Il tanto combattuto S.a Lucia, nel 1809, sotto gli auspici della non lieta Regina, si trasformava, e da essa prendeva il titolo di Real Carolino, e dopo il 1860 di Bellini, col quale, imperturbabile e tranquillo, accoglie artisti di alto valore e cittadini d’ogni ceto; mentre il S.a Cecilia non è più che un nome, un nome sopravvissuto ai disastri finanziarî tra i quali è stato trascinato e travolto. L’eco fragorosa dei suoi solenni trionfi è stata soffocata dai piati della Compagnia dei musici e dai lamenti dello Spedale di S. Saverio; e nei palchi ove rifulsero ammalianti le più belle dame della Nobilt

Certo non si andava tant’oltre da coloro che volevano intendere alla educazione delle figliuole: ma chi scrive queste pagine conobbe prima del 1860 signore egregie, le quali sapevano leggere ma non sapevano scrivere, perchè il leggere soltanto era stato consentito dai loro genitori: e potremmo fare i nomi di tre di esse, le quali furtivamente avevano imparato a scribacchiare sogguardando una loro sorella destinata ad un Collegio di Maria, nelle ore che un maestro di scuola veniva a darle lezioni in casa.

La storia del 1860 fu scritta da parecchi, ma non tutti seppero e poterono farla con precisione e senza commettere errori. Certamente non ve la farò io oggi questa storia, così ampiamente come la vorrei, imperocchè il breve spazio di una conferenza, non me lo permetterebbe. Ve ne dirò abbastanza, perchè ve ne formiate un esatto concetto.

Al 1860 quando compiè l’impresa di Sicilia, si scoprì ch’era in lui la mente del legislatore. I suoi storici non hanno saputo dirci dove abbia fatto gli studii; quale Universit

Torino 4 gennaio 1860. G. Garibaldi Il Conte Benso di Cavour veniva incaricato di formare il nuovo Ministero. Il 17 gennaio 1860 il colonnello Turr riceveva dal generale Garibaldi la lettera seguente: Fino 17 del 1860. Mio caro colonnello Turr «Vogliate avere la compiacenza di chiedere a S. M. se è deciso di cedere Nizza alla Francia.

Il ottobre, fu il giorno della più difficile, della più terribile battaglia del 1860; Re Francesco era alla testa di 42 mila uomini, quanto vi era di più fresco nei suo esercito; Garibaldi non ne comandava che appena 20 mila. La battaglia di Calatafimi segnò la liberazione della Sicilia; la battaglia del Volturno la caduta materiale della dinastia dei Borboni.

Il 3 ottobre 1860 Giorgio Pallavicino fu nominato prodittatore nelle provincie napoletane. Prima che ricevesse il decreto

Era il 7 settembre del 1860. Il conflitto delle diverse violente ineffabili emozioni provate in quel giorno del nostro ingresso trionfale in Napoli, immezzo a trecentomila persone che piangevano di gioia, che deliravano d'entusiasmo, all'improvviso e incruento passaggio dalla schiavitù alla libert

Io dirò la stessa cosa di Bastogi loro compatriota che che nella lotta delle passioni se ne pensi oggi in contrario. Il conte Bastogi è ministro delle finanze e banchiere a Livorno. Egli è stato banchiere di Mazzini e della casa di Lorena a quegli dando, a questa prendendo e dando. Bastogi è guizzato fra tutti i partiti, impaziente di rappresentare una parte politica nella commedia sociale. E' cominciò da affari poco felici, ed è oggi cinque o sei volte milionario. Ma egli ha fatto la sua fortuna nobilmente, dando all'exploitation delle mine dell'isola d'Elba una estensione, alla quale il Governo toscano non seppe risolversi mai. Il Bastogi è divenuto inoltre, poco a poco, il principal azionario delle ferrovie della Toscana. Lo si dice abilissimo nelle operazioni di Banca e nel maneggio degl'imprestiti restando sempre un perfetto galantuomo! L'imprestito del 1860 fecegli dono di una corona di conte e, vuolsi, di uno scapito di parecchie centinaia di mille lire! Bastogi parla bene, con slancio, con spirito, e talvolta anche con lirismo. È versato nelle teorie economiche e nelle lettere italiane. Vien poco alla Camera. Ascolta come un angelo. Presenta bilancio su bilancio con ispaventevoli deficit, sotto ai quali soccomber

Giuseppe Ponzi, professore di storia naturale a Roma e senatore del Regno, ha pubblicato scritti di questo genere fin dall'anno 1860: una Storia geologica del Tevere e una Storia naturale del Tevere, degli studii sul suo delta, con la riduzione in scala più piccola delle carte idrografiche e topografiche del Canevari.