United States or Saint Kitts and Nevis ? Vote for the TOP Country of the Week !


Dopo il 1822, il Manzoni giudicò cosa più prudente e più pratica il confidarsi tutto all'ignoranza de' suoi censori. Quando il 5 maggio 1821 morì Napoleone, il nostro Poeta si trovava a Brusuglio. Parve a sua madre che quella morte sarebbe stata degno soggetto di un suo canto.

E questo, nientemeno, nel 1822, dopo trenta anni che il Rezzonico avea scritto: «Manca in una chiara citt

Questa opinione a noi sembra la sola ammissibile, imperocchè noi siamo fermamente persuasi che quì l'azione della donna non ha nulla in di cattivo; perciò crediamo che il giudizio, dato da Habert e dagli altri teologi che ed esso aderiscono, sia troppo severo, e non fondato. La moglie può dunque quand'abbia una sufficiente ragione, prestarsi passivamente al marito: ma la ragione scusante deve essere proporzionata alla malizia del peccato e all'effetto della cooperazione, imperocchè non si può mettere in dubbio che la moglie in questo caso cooperi direttamente al peccato del marito: per ciò la causa scusante vuolsi che sia grave. Così ora pensano in generale i confessori dotti e pii, e la stessa Sacra Penitenzieria, la quale interrogata con queste parole: «Una pia moglie può ella permettere che suo marito le si accosti, dopo che ella sa per esperienza ch'egli segue la nefanda usanza di Onan.......... specialmente se, rifiutandosi essa, si esponga al pericolo di sevizie, o tema che il marito vada a sfogarsi con prostituterispose il 23 aprile 1822: «Siccome nel caso proposto la moglie, da parte sua, nulla farebbe che fosse contro natura, faccia pure questa cosa che è lecita; e tutto ciò che vi ha di disordinato in questo atto si imputi alla malizia dell'uomo, il quale, invece di consumare l'atto conjugale, si tira indietro e spande il seme fuori della vagina. Se la moglie, dopo aver fatto le debite ammonizioni al marito, che insiste minacciandole percosse, la morte, od altre gravi sevizie, essa nulla ottiene, può allora, senza peccare, (come insegnano provetti teologi) prestarsi passivamente al marito, imperocchè, in questo caso, essa non fa che semplicemente tollerare il peccato di suo marito, ed ha per gravi motivi di scusa, perchè la carit

Andò in Brianza a sposare la sua Maddalena. Le nozze ebbero luogo in primavera del 1822, con semplicit

Più largo ancora che quello del Rossi, era un concetto più antico, cioè del 1822, ed era più pio al Pontefice, ancorchè dettato da Gian Pietro Vieusseux protestante. Lo dettava egli alle istanze reiterate del conte di Bombelles, uomo probo, allora ambasciatore austriaco in Toscana, marito a una figliuola di madama di Brun, conosciuta da esso Vieusseux in Copenaghen, amica al Sismondi, e riverente al nome italiano. Proponeva il Vieusseux fin d'allora una Confederazione di Principi Italiani, una Lega doganale, e quanta conformit

Come ho detto, Poniatowski vendette il capo Circeo nel 1822; vendette anche subito dopo la villa in Roma e la collezione di antichit

Io vi chiedo, secondo la vostra formola, di estrarre dai registri dello stato civile di Nicastro l'atto di nascita di Regina, figliuola di D. Antonio Bello e D. Maria Lucrezia, Paolina Atripalda di Nubo, nata il 20 aprile 1822. Capite voi? Lo scriba comprese alla fine, e sorridendo a sua volta, chiese: Troverò tutto codesto nei miei registri, signore?

e che con quelle parole il Manzoni vendicava finalmente nel 1822 i martiri piemontesi e lombardi della libert

Il vecchio è morto e seppellito: il sistro (azzarinu) si batte con un ferro; ma la Flora non riecheggia più di cembali, di canti, di balli, di grida di venditori. Il chiasso di chi mangiava e bevea all’Astracheddi⁵¹⁷ è appena un ricordo del Meli. Fino i giocatori alle bocce, incomodi e pericolosi ai passanti, sono per sempre scomparsi. Nel 1822 un forestiere trovava gi

Nel 1718 il capo passò agli Orsini come dote di Donna Giacinta Ruspoli; ma siccome la Santa Sede si era riservato il diritto di riacquistare il feudo, gli Orsini dovettero venderlo nel 1720 alla Camera Apostolica per 100,000 scudi. Nel 1808, dopo 88 anni, fu venduto nuovamente, al principe Stanislao Poniatowski, e così un magnate polacco, ultimo della sua casa, divenne signore dello storico capo e lo tenne per 14 anni. La Camera Apostolica lo riscattò nel 1822 e con la caduta degli Stati della Chiesa passò alfine in propriet