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Aggiornato: 15 maggio 2025
Il disegno di legge doganale liberale di Sainte-Beuve fu messo da parte, il ministro liberoscambista Buffet e Leone Faucher furono costretti ad accordarsi davanti alla paura dei protezionisti, e il trattato di commercio col Piemonte non si poté rinnovare se non sotto date limitazioni, perché il Piemonte in fatto di navigazione non era da annoverarsi tra i piccoli stati innocui!
La faccendoneria che traspariva irrequieta nelle Tuileries, il disegno, portato in giro per le corti, di una grande unione doganale dei popoli latini, i maneggi odiosi che la Francia iniziò col Belgio e la Svizzera, erano cose che non potevano scemare la diffidenza delle corone. Il napoleonide era il nemico nato dei trattati del 1815, che, sia pure lacerati qua e l
A rianimare il commercio coll'Asia, il senato e la magistratura dei Cinque savi migliorarono il sistema doganale; favorirono societ
Le conseguenze di siffatte premesse sono chiare, inesorabili: bisogna mutare l'indirizzo nella cosa pubblica non solo rispetto alla Sicilia, ma relativamente all'Italia tutta, bisogna mutare la politica doganale, la politica tributaria, la politica africana, la politica militare, e la politica estera, che su tutte le altre preme e sopratutto si percote sulla politica interna. La necessit
L'imbarco Il lido toscano fra Follonica e Castiglione della Pescaia è formato da una serie di cale o piccoli seni, divisi fra loro da altrettanti piccoli promontorî o punte, che vanno a terminare nel mare. E quivi, ma molto più prossima a Follonica che a Castiglione, trovasi Cala Martina formata dall'insenarsi del mare, e dal protendersi in esso di Punta Martina a mezzogiorno, e di Punta Sentinella a settentrione. La sorveglianza doganale, sanitaria, ed anche politica delle coste toscane si faceva allora mercè una serie di stazioni o torri poste in modo che dall'una si vedessero i segnali che si facevano dall'altra. Stavano a custodia di ciascuna torre e del lido, cinque o sei cannonieri, che per non demeritare tal nome avevano in custodia un cannone rivolto colla sua bocca innocente verso la marina. La stazione prolungata in quei luoghi disabitati, il servizio poco militare loro affidato, e più di tutto l'azione pestifera della malaria, rendevano questi soldati tanto poco temibili, che certamente la riunione dei guardacoste di quattro torri non sarebbe bastata a stare a fronte del nostro ardito drappello, composto di uomini vigorosi, pratici della localit
Secondo l'on. deputato di Catania, adunque, le classi dirigenti «non si sa se vogliano la guerra risolutiva o la politica di raccoglimento colle economie e col disarmo, se aspirino ad ordini politici reputati a torto più liberi, o ad un più vigoroso intervento d'un alto potere, se invochino una politica doganale più protezionista o più liberista, se desiderino un'azione più inframmettente ed attiva dello Stato o una maggiore autonomia locale e scioltezza d'iniziativa individuale; si sa solo che dello stato odierno delle cose i più non sono contenti, che molti credono o dicono che i beneficî dell'unit
Per tutto l'anno 1849 il presidente serbò una grande inclinazione a dare man forte al Piemonte; ma lo ritenne il quietismo, lo spirito reazionario dell'assemblea nazionale. Si contentò di prevenire la Toscana dall'adesione a una unione doganale austriaca.
Più largo ancora che quello del Rossi, era un concetto più antico, cioè del 1822, ed era più pio al Pontefice, ancorchè dettato da Gian Pietro Vieusseux protestante. Lo dettava egli alle istanze reiterate del conte di Bombelles, uomo probo, allora ambasciatore austriaco in Toscana, marito a una figliuola di madama di Brun, conosciuta da esso Vieusseux in Copenaghen, amica al Sismondi, e riverente al nome italiano. Proponeva il Vieusseux fin d'allora una Confederazione di Principi Italiani, una Lega doganale, e quanta conformit
Siamo giusti. Vi sono tempi sterili e senza energia, che non consentono ampiezza alla politica estera. In Italia e in Oriente le cose non erano mature per le grandi risoluzioni e comandavano una politica di attesa e di sospensiva. Ma, mentre altrove si osò anche in questo tempo meschino una creazione sana, piena di avvenire, di politica nazionale, invece la monarchia di luglio non rivelò che paura e miserabile invidia. La nostra giovine unione commerciale non ebbe, fuori dell'Austria, un nemico più velenoso di questi borghesi. Le corti di Parigi e di Vienna discussero nel 1833 il disegno di staccare la Baviera e il Würtemberg dall'Unione doganale prussiana, accordando una riduzione di tariffe alle frontiere tedesche meridionali; ma l'idea abortì per l'incapacit
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