United States or Qatar ? Vote for the TOP Country of the Week !


Così Dante, guidato dalla Ragione, si avvia alla contemplazione de' viziosi: e prima si abbatte ne' vili, ma guarda e passa, non si curando di loro che non fanno al suo proposito. Son morsi, punzecchiati da vili insetti, simboleggianti la nullaggine, l'acuta inanit

I pochi ottimi présidi al governo, che osarono, con troppo tardi maturi decreti emanati, di ridurre la gran massa de' viziosi al raccoglimento, alla moderazione, alla temperanza, e di regolare il costume disordinato e corrotto, di separare le ore del divertimento da quelle del riposo, di procurare che il giorno fosse considerato giorno, la notte considerata notte, onde i tribunali di giustizia e gli uffici non fossero occupati e amministrati da persone sonniferose, rese astratte, balorde ed ebbre dalle veglie, da' stravizi, dal giuoco, da' liquori, dalle notturne lussurie, di por freno a' vestiti immodesti, lascivi, attraenti, solleticatori e coltivatori del vizio nelle femmine rese baccanti dalle furie e dalle sfrenatezze del vizio, furono chiamati dalle orrende strida di un enorme tumulto di voci assordatrici, uscite dalle gole dell'immenso brulicame vizioso fremente, sopraffattori, ignoranti, vaneggiatori addormentati nelle goffaggini e muffaggini smodate, deliranti, disumanati, tiranni della natura e punibili.

I giovanotti viziosi si abbandonano ad un similacro di coito, introducendo la verga in un corpo qualunque. Vi sono quelli che si servono di materassi, guanciali, nei quali praticano un buco, altri sono giunti perfino ad usare cavit

Ma i pochi saggi, buoni, divoti e credenti furono dalla moltitudine de' viziosi considerati imbecilli, accecati da' pregiudizi d'una stolida educazione falsa e antiquata. I pochi buoni zelanti ecclesiastici furono dalla immensitá de' viziosi giudicati furbi, impostori, ipocriti, spaventacchi e lusingatori de' popoli di eterni celesti beni, per cupidigia di beni e d'oro terreno.

CECA. Madonna, oggidí non si può la persona fidar di nessuno; e i maestri propri son quegli che gli fanno viziosi e cattivi, che meritarebbono el fuoco, la maggior parte. IULIA. El poltrone l'ha mandato perché gli scusi ruffiano. CECA. E con chi? IULIA. Con la sorella, con Livia. Forsi che con meco? CECA. A pena el posso credere. IULIA. L'è pur cosí. Ma non si curi!... Basta.

Per quale intima associazione d'idee non si potrebbe ora ben dire, il giovine Manzoni domanda quindi all'Imbonati, se sia vero quello che di lui si va dicendo, ch'egli abbia, cioè, disprezzato i poeti e le Muse. Ma l'Imbonati è pronto a soggiungere che gli furono venerandi e cari Vittorio Alfieri e Giuseppe Parini, ma ch'egli disprezza, invece, i poeti triviali, arroganti, viziosi, di perduta fama, i quali fanno un vergognoso mercato di lodi e di strapazzi, e dai quali si attende una vecchiaia oscura e ignominiosa; e qui forse il Manzoni mirava ancora al cavaliere storiografo Vincenzo Monti od all'improvvisatore Francesco Gianni che viveva a Parigi, e metteva in verso i bollettini delle vittorie napoleoniche. La vecchiaia dell'Autore della Bassvilliana e della Mascheroniana fu, pur troppo, quale il Manzoni la pronosticava ai venali poeti, dai quali egli abborriva; al Gianni fu invece, dopo la caduta di Napoleone, conservata la sua lauta pensione. Udite, pertanto, le generose parole dell'Imbonati, il Manzoni prorompe egli stesso e conchiude stupendamente il Canto: Gioia il suo dir mi prese, e non ignota Bile destommi; e replicai: deh! vogli La via segnarmi, onde toccar la cima Io possa, o far che, s'io cadrò su l'erta, Dicasi almen: su l'orma propria ei giace. Sentir, riprese, e meditar; di poco Esser contento; dalla mèta mai Non torcer gli occhi; conservar la mano Pura e la mente; delle umane cose Tanto sperimentar, quanto ti basti Per non curarle; non ti far mai servo; Non far tregua coi vili; il santo vero Mai non tradir; proferir mai verbo, Che plauda al vizio, o la virtù derida. O maestro, o, gridai, scorta amorosa, Non mi lasciar; del tuo consiglio il raggio Non mi sia spento, a governar rimani Me, cui natura e gioventù fa cieco L'ingegno e serva la ragion del core. Così parlava e lagrimava; al mio Pianto ei compianse, E, non è questa, disse, Quella citt

Andar soldato! mormorava Fortunata, tenendo gli occhi bassi, Ma egli non è robusto, non è avvezzo alle fatiche... e pur troppo in questi ultimi tempi.... I vizi l'hanno indebolito di più.... Me lo immagino.... Non importa.... Ne son partiti degli altri, viziosi, scioperati al pari di lui; hanno capito, hanno sentito che quest'era l'unica via di salute....

Nessun artificio teatrale è messo in opera per ottenere qualcuno dei soliti effetti; sono però adoprati altri artifici per raggiungere determinati effetti, e viziosi quanto quelli voluti evitare. Tutti i personaggi hanno orrore di dire la parola giusta, di servirsi dell'espressione più semplice e quindi più efficace.

Solo perché in ogni secolo si è procurato di scemare i difetti nelle genti, certi scrittori ebbero dell'applauso: vi sará in ogni secolo chi tenterá di acquistarsi qualche nome per questa via. Se poi si giunga per questa via a cagionare alcuna riforma nei viziosi costumi, io mi contenterò di rimanere in dubbio per non tralasciare di farlo.

E costui, dice, gli apparve «nel gran diserto», cioè in quella parte dove l'anima sua, timida di non essere dalle lusinghe e dagli spaventamenti de' suoi viziosi pensieri ritirata nel profondo delle miserie, del quale del tutto era disposto d'uscire, si ritrovava senza consiglio alcuno e senza conforto.