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Il Barbarigo fu a un punto di abbracciare il tristo sgherro, e «Come ti riuscì?....» gli domandò. «Con qualche poco d'astuzia, e più che un po' d'oro si riesce a tutto, illustrissimo. Del resto ci furono molti pericoli e molti ostacoli, talchè ebbi sempre a vivere in qualche timore fino a che non toccai Venezia.» «E dove hai tu nascosta codesta Valenzia

Io mi accostai allo stipetto, toccai le lettere che componevano il nome, ed una tavoletta rientrò, lasciando in vista un tiratoio. Il duca conservava quivi i suoi crachats, i suoi gioielli, i suoi danari, delle cedole di Banca. Un sacchetto in velluto violetto attirò i miei sguardi. Lo presi. Egli me lo strappò di mano, dicendo: Sono quivi delle carte di mia madre.

Prima di partire per Amsterdam feci ancora un giro per il villaggio badando a nascondere il sigaro quando qualche donna dal diadema d'oro mi guardava dalla finestra; passai su due o tre ponti bianchi, toccai col piede qualche barchetta, mi trattenni un po' dinanzi alle casine più variopinte; e poi, non vedendo comparire anima viva per le strade dentro ai giardini, ripresi la mia via solitaria in groppa al cavallo di san Francesco, con quel sentimento di tristezza che lascian nel cuore tutte le grandi curiosit

"L'altro manifestava l'animo mio a tale che se ne vive solitario fuori di Roma... uomo fatto savio dalla dura scuola dell'esperienza... gli toccai della Ginevra e del pericolo che per lei io avessi a deviare dal mio vero cammino; ma colui mi confortò fermandomi nel concetto mio, che il destino avesse unito noi due espressamente... uniti nello scopo, se non nella vita... È fama che dei casi della Ginevra il santo padre sia stato commosso, però è a sperarsi che per lei s'induca finalmente a far quello che gi

Un gemito, un orribile gemito, partì dal petto della meschina, il suo corpo si rizzò a mezzo sul letto e cadde rovesciato fra le mie braccia. "Clelia! Clelia!" Le sollevai la fronte, le toccai il seno e i polsi. "Clelia! Clelia!" gridai un'altra volta disperato. Non mi rispose, non mi avrebbe risposto più mai era morta.

Quando toccai de' miei due sogni per dirgli l'effetto primo della voce di lei, Topler approvò ripetutamente del capo, come un medico che oda dall'infermo la descrizione di nuovi sintomi rispondenti alla sua diagnosi del male.

Ma il fanatismo, di che toccai, appena sveglio minaccia lo stesso Pio; un Benedetto Accolti, il quale nientemeno presumeva essere consultato dal Padre eterno intorno alle cose da farsi in questo mondo, ed anco palesava lo stabilito fra loro, non senza offerirsi a provarlo vero con lo sperimento del fuoco, macchina insidie alla vita del Papa.

Era quello che con tanto studio io cercava: certo il pellegrino non bacia tanto devotamente la Madonna della santa casa di Loreto, come io toccai le soglie di questo palazzo, col proponimento di circondare il Cènci di solitudine e di desolazione.

Mi raccontava mia madre, con la voce interrotta: Un'ora fa, stava quasi bene. Tossiva , ma non aveva altro. Mi sono allontanata, ho lasciata qui Anna. Credevo di ritrovarlo addormentato. Pareva che gli fosse venuto il sonno.... Torno e lo vedo in questo stato. Sentilo: è quasi freddo! Io gli toccai la fronte, una guancia. La temperatura della pelle era in fatti diminuita. E il medico?

Feci scorrer la mano sui muri, toccai tutte le colonnine, le strinsi colle due mani una per una come la vitina d'una bimba, mi ci nascosi in mezzo, le contai, le guardai da cento parti, percorsi il cortile in cento sensi, provai se era vero che dicendo una parola sottovoce in bocca a uno dei leoni, la si sentiva distintamente dalla bocca di tutti gli altri; cercai sui marmi le macchie di sangue delle leggende poetiche, mi stancai gli occhi e la mente sugli arabeschi.