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Ognuna di esse racchiudeva il monumento di qualche cospicua famiglia: dove giaceva il pesante avello, a due versanti, coi quattro orecchioni, o dove si levavano sulla groppa dei lioni le colonnine torte a reggere l'arche coi tabernacoletti gotici, ai nostri cresce la mal'erba, fra i tritumi e i calcinacci: le muraglie hanno le tracce dell'ugna del tempo: gli archivolti non portano più le nere cortine di morte, ma si lasciano addobbare dalle ragnatele.

L'abbazia sorge vicina al villaggio, e coi ruderi del convento è chiusa da una cinta. Entrando nella corte per una volta oscura, si ha dinnanzi la chiesa, ragguardevole edifizio, con una cupola ottagona, sovrastata da una torre ad archi, a colonnine, a piramide: le linee sono dignitose, le tinte robuste, e i dettagli qua e l

Solo nella via sentì il freddo delle spalle nude sotto il raso nero del dominò; non aveva messo pelliccia, lei abituata a stare calduccio. Ma come la febbre divoratrice le saliva al cervello, non sentì più il freddo. Una nuova paura fu quella di non trovare carrozza. Camminava impacciata e guardinga, gelata dal freddo, riarsa dal caldo, urtando nelle colonnine; smarrendo la via sotto la maschera. Gi

Nel mezzo si apriva una portella, cui faceano stipite certi fasci di colonnine ritorte a spira, con attorno fiori, rabeschi, uccelli; e che sorreggevano un arco acuto, di sopra il quale sormontava un terrazzino, sostenuto da due colonne porfido, le quali, invece di base, impostavano sopra due grifoni in atto di spiegare le ali.

I giardini non sono meno strani delle case. Paiono fatti per i nani. I viali sono appena tanto larghi da poterci mettere i piedi, le aiuole si cingono colle braccia, i capanni contengono a stento due personcine rannicchiate, le siepi di mortella non arrivano ai ginocchi d'un bambino di quattr'anni. Fra questi capanni e queste aiuole vi sono dei canaletti che paion fatti per metterci delle barche di carta, sui quali s'incurvano dei ponti di legno, puerilmente superflui, con colonnine e spallette colorite; bacini grandi come una tinozza da bagno riempiti da una barchetta lilliputtiana, legata con un cordoncino rosso a un palo color celeste; piccoli scali, piccoli orti, piccoli crocicchi, pergolatelli, porticciuole, cancellatine, tutte cose che si possono misurare con una mano, superare con un salto e buttar all'aria con un pugno. Intorno alle case e ai giardini s'innalzano alberi tagliati in forma di ventagli, di pennacchi, di dischi, di trapezi, coi tronchi coloriti di bianco e d'azzurrino, e qua e l

Voi volgete gli occhi in su, e restate un quarto d'ora a bocca aperta: è un visibilio di bassorilievi, di statue, di colonnine, di finestrelle, d'arabeschi, d'archi sospesi, di sculture aeree, armonizzate in un disegno grandioso e gentile, la cui prima vista mette un tremito e fa sorridere, come l'improvviso accendersi, scoppiettare e risplendere d'un immenso foco artificiale.

Questo come tutti i chiostri, era bello davvero. Le sue colonnine di pietra verdastra sorreggono ancora gli archi leggiadri e severi; a ognuno dei quali corrisponde nelle pareti intorno, sotto le volte, un affresco.

Feci scorrer la mano sui muri, toccai tutte le colonnine, le strinsi colle due mani una per una come la vitina d'una bimba, mi ci nascosi in mezzo, le contai, le guardai da cento parti, percorsi il cortile in cento sensi, provai se era vero che dicendo una parola sottovoce in bocca a uno dei leoni, la si sentiva distintamente dalla bocca di tutti gli altri; cercai sui marmi le macchie di sangue delle leggende poetiche, mi stancai gli occhi e la mente sugli arabeschi.

"Penso," risposi, "al come viviamo noi, d'estate come d'inverno, in quelle case che paion caserme, in quelle stanze al terzo piano o buie o inondate da un torrente di luce, senza marmo, senz'acqua, senza fiori, senza colonnine; penso che dovremo viver tutta la vita così, e morire fra quelle pareti, senza aver provato una volta la volutt

Al lato norte del cortile v'è un'altra sala chiamata de las dos Hermanas, (delle due Sorelle) da due grandi lastre di marmo che ne formano il pavimento. È la sala più gentile dell'Alhambra. È piccola, di forma quadrata, coperta da una di quelle vòlte in forma di cupola, che gli Spagnuoli chiamano mezzi aranci, sorretta da colonnine ed archi disposti in cerchio, tutta lavorata in forma d'una grotta di stallattiti, con una infinit