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La Morta è vestita di bianco come una fanciulla, con fiori di neve sul petto, sul fianco; e pare una vergine, un giglio; ma incrocia le mani, in eterno, sul grembo ove dorme suo figlio. Il grembo che il germe raccolse e il germe anelante a la vita la stessa tempesta travolse; al vento che romba e che geme piegarono il boccio ed il fiore insieme; si spensero, insieme,

Non si sentiva che il fischiar del vento e la lontana romba del mare.... Ma poco dopo picchiarono. Chi è? gridò il campiere con la sua vociaccia di basso. Io. È Sciaverio. E andò ad aprire. Il cane si mise a mugolare e a scodinzolare. Entrò un giovine alto, stecchito con una faccia pallida tutta rasa, in cui si movevano due occhi neri, foschi e irrequieti.

Lascia pure che il vento fischi fra i roveti: lascialo fischiare, anima mia, lascialo fischiare. Il mio cavallo morello raspa; il mio sprone suona. In questo luogo non m'è concesso alloggiare. Oh cielo! E tu vorresti in questo sol giorno trasportarmi per cento miglia fino al letto nuziale? Odi come romba tuttavia la campana: le undici sono giá battute. Gira, gira lo sguardo.

Quale, non sa. L’avvenire è misterioso come l’adolescente dagli occhi verde-onda. Quale, non sa. Sa che l’ora segnata giunge a suo tempo, e che il cannone romba ancora in lontananza. La ferrea disciplina marinaresca, le fatiche e le responsabilit

Il principio era questo: Saverio, all’armi, all’armi, ecco rimbomba L’italo ciel degli oricalchi al suono; E l’empio Gallo al buon Fernando il trono Stolto minaccia, a tal che mugghia e romba¹⁹⁵. ¹⁹⁵ In Palermo, Adorno, MDCCXCVI. È nella raccolta del Principe di Trabia: Miscellanee diverse di Sicilia, v. 9 e 10; e nel Diario ined. del Villabianca, a. 1796.

E mentre la raggiante visïone Sfolgora a me dal nudo del sereno, Mi scote e m’apre trionfando il seno Il ruggito selvaggio del leone. Non più, sotto il gran Sol che scalda e alluma Le sue grigiastre forme L’opificio respira e romba e fuma. Alto è il meriggio, e l’opificio dorme. Stagna dovunque la tristezza morta Del lavoro spezzato.

Tu mi risvegli e ti sento passare Pieno di pianti nel frigido letto: Alzo la testa, e se attendo mi pare Che meco pianga, o vecchio poveretto, Perchè sei stanco di dover andare. Mentre riposa ciascuna persona, Tu sol non cessi dal lungo tuo guaio: Fai nel passar una romba che suona Come il girar d'un immenso arcolaio, A cui la testa lenta si abbandona.

Che è che romba per gli androni, ed empie di la casa, e palpita e volteggia nell’aria?... È il cuore, è il cuor che mi vaneggia, è il sangue che mi batte entro le tempie. Che è che balza su la brage, e nella cappa rugge una sua rossa parola?... .... Anima, tu, che esulti d’esser sola, e ardi, e dal tuo rogo esci più bella. La soglia è grigia, di corroso sasso.

Ma se io esco di qui gli è per recarmi subito al tribunale, e sapete cosa romba sul capo a quel povero Alberto Sampieri? o la morte od una perpetua prigionia.... l'ignominia sempre.

La luna, cinta di vapori sanguigni, scende la curva dell'orizzonte; in fondo, verso il nord, spessi lampi fendono in tutti i sensi grandi masse di nuvole accavallate l'una sull'altra come montagne gigantesche. Il tuono romba sinistramente.