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Si, in teoria, voi avete ragione. Sarebbe bello il poter ricambiare sempre col disprezzo la malignit

C'era, obbligata in chiave, la strada polverosa, bianca, abbagliante, sotto la sferza del sol di giugno; la grossa berlina a tre cavalli, coi bauli dietro e il postiglione alto a cassetta; lei, l'inglesina, accanto al suo babbo, vecchio muso di cartapecora, miniato liberalmente di rosso tra due fedinoni grigi, ma sempre mezzo nascosto nell'ombra, dall altra parte della carrozza, per comodo della mia prospettiva amorosa; mentre lei, dolce creatura bionda, si vedeva tutta quanta allo sportello, intesa a ricambiare d'uno sguardo pietoso il mio gesto e il mio grido di supplicante.

I due ribaldi che gli s'erano messi allato lo presero per le braccia e pel petto, dicendogli: «Dove, Messere?» «Con voi non ho nulla.... scostatevi.... lasciatemi, chè devo ricambiare alcune parole con quel demonio l

Mais enfin, il ne faudrait pas que des fripons pussent.... Del resto; quanto a me, soggiunse egli temperando il diniego con un mezzo sospiro, voi mi capite, Ariberti; come non potrei incrociar mai la mia spada con gente troppo da meno di me, così non posso mettermi al caso di vedermi certi figuri tra' piedi e di doverci ricambiare una carta da visita.

Non far questo torto alla regina della festa. Oh, la regina della festa, quando ha un pezzo di dolce, è arcicontenta. Abbiamo altri commensali; i Feana e Miss Olivia. Dio, quei Feana, che noia! Son pieni di premure che bisogna ricambiare. Non avrai mica invitato i figliuoli, spero? Non ci sarebbe stato nemmen posto a tavola. Pranzano da una zia... Quieta, Bebè, cosa fai?

Don Carmelo avea ritrovato parecchi vecchi amici che venivano a vederlo lavorare, non sapendo come meglio occupare il lor tempo; e, ogni volta, mandava a prendere un litro di vino dalla vicina osteria per ricambiare la stessa cortesia che qualcuno di loro gli usava la sera col

La notte precedente al giorno in cui Francesco Cènci respingendomi da se mi ruppe la testa, io mi levai cheto da letto in camicia, scalzo, e me ne andai giù in cappella; dove, inginocchiato davanti la reliquia di santo Felice protettore della nostra famiglia, supplicai con tutto il fervore perchè l'anima del padre ammollisse, e lo persuadesse a ricambiare con un poco di amore lo svisceratissimo bene che gli portavamo noi.

«Ho dato liberamente una parola non inconsiderata. Conosco da un pezzo il prof. Topler, l'ho sempre stimato profondamente onesto e buono. Non potendo ricambiare il suo sentimento, lo pregai che si allontanasse da me. Egli obbedì, umile; continuò ad amarmi o ad aspettare nell'ombra. I miei parenti mi disapprovarono e me lo dissero. Dopo qualche tempo T. mi fece chiedere il permesso di vedermi ancora. Esitai lungamente, considerai la mia situazione di fronte a' miei parenti per la cui piet

Nei momenti in cui la febbre non gli offuscava la mente, il Piemontese seguiva con sguardi pieni di gratitudine Cardello che preparava la vescica di gomma col ghiaccio, le lenzuola da ricambiare, e badava a fargli prendere le medicine o ad apprestargli le limonate. Sorridendo, gli diceva: Povero Calogero! Povero Calogero!

Travolta nel baccano, stordita da tanta gente, costretta a parlare con tutti, a ricambiare tutti i saluti, gli evviva, i brindisi, d'un tratto le era pigliato il capogiro, ed egli aveva approfittato, abusato, di quel momento, dell'abbandono di Nora, della sua confessione! Le dieci erano suonate da un pezzo e Nora non compariva.... Era malata?