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Ambe le guancie di disdegno ei tinge, E d'orribile foco empie ogni vena; Lampeggia il guardo, e furor lo spinge, Che de' piedi la terra imprime a pena, Fattosi da vicin la spada stringe; L'aria di quel fulgor lunge balena Come se tuona; ed AMEDEO non cessa, Ma vibra il brando, e l'inimico appressa.

Dev'essere così; aggiunse Ariberti colla sua infarinatura romantica; l'ondina e la villi, sono forme nordiche. Ed hanno certi occhi strani, ripigliò il Priore, in cui lampeggia tanto fuoco di dannazione! Ah vivaddio, almeno c'è passione, c'è lotta, novit

Ah! puoi tu tanto affligger donna, che cosí t'adora? NER. Cieca ella ognor di gelosia non giusta, veder non vuole il vero. Amo lei sola... TIGEL. Gliel dissi io pur; ma chi calmar può meglio le fere angosce di timor geloso, che ríamato amante? A lei, deh, cela quella terribil maestá, che in volto ti lampeggia.

Trascorse un quarto d'ora, durante il quale s'era fatto notte. Si sentiva sempre il fruscio monotono del mare, i tonfi cupi dell'ondate che si rompevano sugli scogli. Un baleno senza tuoni accendeva le nuvole di una luce scialba, con guizzi e serpeggiamente rapidissimi. Lampeggia, ricominciò il vecchio: non ci mancherebbe altro ora, la tempesta! Sciaverio non rispose.

Mentre che per la via cheto s'affretta Dipartesi in tre rami, ed un verdeggia come è verde in su quel suol l'erbetta, L'altro come foco arde e lampeggia; L'acqua del terzo è così bianca e netta, Che par ch'a neve pareggiar si deggia Quando in cima di monte ella discende, scuro turbo in suo cammin l'offende.

Per ciò non teme; anzi 'n dorato acciaro Stassi de' Martinenghi il fiero Alberto, Chiaro per sangue in fra Bresciani, e chiaro Per l'alma Italia d'onorato merto: D'elmo, che 'n patria i fabbri suoi tempraro La magnanima fronte è ricoperto, Su cui di piume alto cimiero ondeggia, E con la spada in pugno arde, e lampeggia.

75 Dietro lampeggia a guisa di baleno, dinanzi scoppia, e manda in aria il tuono. Trieman le mura, e sotto i piè il terreno; il ciel ribomba al paventoso suono. L'ardente stral, che spezza e venir meno fa ciò ch'incontra, e d

Oimè! cos'è quest'aria di mistero? Perchè tutti si rimpiattano? dove è Giacomino? La signora deve pur raccontare. Il volto del cav. Antonio si offusca: insolitamente balena e lampeggia. La signora Palmira non ha mai assistito ad una burrasca di suo marito più improvvisa di quella. «Oh! come diventano neurastenici questi uomini! e poi chiamano isteriche, noi, donneIl cav.

Oh, portami lassù, lassù fra i monti, Ove lampeggia e indura il gel perenne, Ove, fendendo i ceruli orizzonti, L’aquila spiega le sonanti penne; Ove il suol non è fango; ove del mondo Più non mi giunga l’odïata voce; Ov’io risenta men gravoso il pondo Di questa che mi curva arida croce.

Ella ver Trasideo rivolge alquanto Le vaghe ciglia, indi le affisa in terra, E ne' begli occhi le lampeggia il pianto, Cui per estrema forza il varco serra; Poi dimessa dicea: vivrem mai tanto, Che giunga il fin de l'odïata guerra? che d'avverse trombe al crudo orrore Non ci si scota palpitando il core? Che più spero dolente? o che non spero?