United States or Bhutan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Grotta gioiosa, che degnossi 'l cielo partir de le sue cose in mia salute! grotta felice in cui di carne il velo intorno vidi aver l'alta virtute! grotta salúbre, ove servato il stelo di pudicizia nacque, tra le acute mondane spine, il fior tant'anni occulto, di terra uscito senza umano culto! «Veritas de terra orta est et iustitia de coelo prospexit». DAVID.

Percioché, veduto questo, assai chiaramente si vedrá per qual cagione da lui si rimovesse la viltá sua. E perciò, accioché in quella tornar si possa, si vuole insiememente pregare Iddio col salmista, dicendo: «Domine, deduc me in iustitia tua: propter inimicos meos dirige in cospectu tuo viam meam»; e, oltre a questo, fare alcune altre cose, secondo la dimostrazione della ragione.

No. O iustitia de i Dei: ve è pur palese Gli tormenti, le offese: e le querele E la voglia crudele: di esta serpa Che l'alma e il cor, mi sterpa: fuor dil petto Credea con intelletto, alto aquistarla E da sdegno ritrarla: o mia ruina: Che non mi val dotrina: suono, o canto Richezza, riso pianto o stil di Marte: Hor donque oprar altr'arte, al tutto intende Sotto sopra volgendo, ogni quaderno Fin che a me de lo inferno: vengi Pluto: El qual far

Piedi, man, occhi, bocca, orecchi, e il core Insieme a lite van, nanti a Cupido Ciascun gridando, signor iusto e fido Priego hor dopri iustitia, se ami honore I piè, dicon tornar vogliam signore Le man, che 'l guerrizar fusse finido Gli occhi, non pianger più, cusì gran grido Fan questi ad un, narrando il lor dolore La bocca, poi non vo' più riso o canto Le orecchi, udir non posso chi me offende E il cor dice tutto ardo sanza pianto Amor, che pur tal volta il vero intende Vedendo il cor più degno, dagli il vanto E tutti gli altri, via scaccia, e riprende

Ed avvertire si dee che la libra di once dodici è il debito peso col quale si hanno a pesare l'argento e l'oro, e ciò per cagione della real divisione duodenaria, che è numero perfetto; onde si vede che di tal libra Aurelio Cassiodoro il magno ne ha fatto dottamente menzione nella sua opera inscritta Variarum, nel primo libro, a carte 11, nella lettera mandata dal re Teoderico a Boezio, che cosí incomencia: «Licet universis populis generalis sit impendenda iustitia», ecc.; ed anco ne viene da lui accennato nel libro settimo, a carte 173, nel capitolo che incomencia: «Omnis quidem utilitas publica fideli debet actione compleri», ecc., sotto la rubrica: «Formula, qua moneta committitur».

Anzi n'ho, rimembrando, a gli occhi un fonte: ché allor, mentre per me giá si delibra non ir piú innanzi e volgomi dal ponte, donna m'appar accanto, che mi vibra un pugno al fianco e drieto mi flagella, ch'avea ne l'altra man un'aurea libra. Iustitia Dei est, ut nullum malum transeat impunitum.