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Aveva un'altissima acconciatura di testa sapientemente architettata, dove al bianco della cipria si frammischiavano rose e brillanti, che torreggiava insolentemente sulla sua piccola fronte di alabastro; e si faceva vento con un tenue ventaglio, vero gioiello d'oro e di madreperla, pazientemente miniato e guarnito di finissime e lunghe piume di cigno.

È ben sicuro d'averli veduti! tornò a dimandare il tenente un po' seccato. Co' miei occhi.... ripicchiai insolentemente. Prenda i suoi uomini e faccia un giro per tutta la vigna, osservando attentamente tutti i punti all'intorno: anzi sar

Furono ospiti terribili. Gli ufficiali svizzeri erano buoni e cortesi, assuefatti oramai alla dolcezza della vita napoletana, avendo lasciato a Napoli casa, famiglia, figliuoli, amici; addolorati di quella guerra che sentivano inutile, addolorati per quella causa che sentivano perduta: ma i soldati non tolleravano più freno di disciplina, erano diventati ribelli a ogni ordine, si abbandonavano alla ubbriachezza, al gioco. Dopo tre giorni avevan consumato tutto il vino, tutto l'olio, tutta la farina di don Ottaviano: e chiedevano ancora, insolentemente, bastonando i contadini, sgozzando le galline. Le vecchie zie, le donne antiche di casa stavano chiuse nello stanzone di famiglia; tacevano, non osando neppure di filare, pregando mentalmente. Le serve erano in cucina, intorno a certi caldaioni dove cuocevano i maccheroni, che non bastavano mai. Tutta la notte era un cantare, un urlare, un litigare: don Ottaviano, chiuso nella sua stanzetta, leggeva ad alta voce i salmi penitenziali, per quietarsi o per stordirsi, ma non poteva dormire, il poveretto. Ma la più forte, sebbene la più minacciata, era la signora Cariclea, la moglie dell'emigrato. Lo sapevano bene, i soldati, che era la moglie di un cospiratore, di un nemico, di uno che aveva tolto Napoli a Francischiello, e ogni volta che ella compariva sulla terrazza o attraversava il cortile, vi era un mormorìo crescente di ostilit

Direm noi perciò, che sia vizio naturale, o del suolo, o degli abitatori? o peggio, celieremo noi, come fanno alcuni, insolentemente, quasi barbaramente, sulle tante rivoluzioni della «fedelissima» Napoli? No davvero.

Nei palchi tutt'intorno v'eran parecchie di quelle donne con le quali Filippo aveva dimestichezza, e Loredana le avrebbe avvelenate dello sguardo; esse invece la fissavano insolentemente col binocolo, susurrando poi qualche parola, e insistendo così che si sarebbe detto facessero a bella posta per irritarla.

Se volete persuadermi il contrario, cessate di molestarmi davvantaggio colla vostra presenza; se me lo negaste, mi obblighereste di esporvi alla collera del signor Montoni. Ma ch'ei vengasclamò Morano furibondo; «ch'ei venga! Ardisca provocare la mia! ardisca guardare in faccia l'uomo che ha così insolentemente oltraggiato!

Allo scopo di separarli e di distinguerli totalmente dai cristiani, prescrisse non potessero uscire dal Ghetto se non col cappello e con un velo, entrambi di colore giallo, il cappello per gli uomini, il velo per le donne. «Imperocchè, dice la bolla, è cosa assolutamente assurda e sconveniente che gli ebrei i quali per propria colpa sono caduti in ischiavitù, abusando insolentemente della misericordia loro dimostrata dai cristiani, abbiano l'impudenza di abitare promiscuamente con questi, di non portare verun distintivo, di tenere i cristiani al loro servizio e perfino di acquistare case».

Aveva appena terminato d'installarsi che, un mattino, un ispettore di polizia gli si presentò in casa. Quell'uomo ruppe quasi il campanello suonando. Entrò, cappello in testa, senza salutare. Si assise senza scovrirsi il capo, senza esservi invitato lasciando Don Diego in piedi. Squadrò insolentemente Bambina.