United States or France ? Vote for the TOP Country of the Week !


che da quest'altra a piu` a piu` giu` prema lo fondo suo, infin ch'el si raggiunge ove la tirannia convien che gema. La divina giustizia di qua punge quell'Attila che fu flagello in terra e Pirro e Sesto; e in etterno munge le lagrime, che col bollor diserra, a Rinier da Corneto, a Rinier Pazzo, che fecero a le strade tanta guerra>>. Poi si rivolse, e ripassossi 'l guazzo. Inferno: Canto XIII

E che importa ovunque gema Questa salma sciagurata, S'altra possa Iddio m'ha data Che null'uom può vincolar? Della creta dagl'inciampi Esce rapida la mente: Più d'un tempo è a lei presente, Cielo abbraccia e terra, e mar. Io non son quest'egre membra Di poc'alito captive; Io son alma che in Dio vive, Io son libero pensier.

Così a più a più si facea basso quel sangue, che cocea pur li piedi; e quindi fu del fosso il nostro passo. « come tu da questa parte vedi lo bulicame che sempre si scema», disse ’l centauro, «voglio che tu credi che da quest’ altra a più a più giù prema lo fondo suo, infin ch’el si raggiunge ove la tirannia convien che gema.

Volea seguir; ma ne l'eburneo petto Prese novo vigor l'alma smarrita; Onde la donna a l'amator diletto Porge conforto, ed a sperar l'invita: Tempra il timor; non conturbar l'aspetto; È lieve a sofferir questa ferita; Sol fa ch'io gema, e che martir ne senta Veder, che 'l vostro cor tanto tormenta. Mentre così dicea, fosco diviene L'ostro amoroso in su la guancia smorta.

che da quest'altra a piu` a piu` giu` prema lo fondo suo, infin ch'el si raggiunge ove la tirannia convien che gema. La divina giustizia di qua punge quell'Attila che fu flagello in terra e Pirro e Sesto; e in etterno munge le lagrime, che col bollor diserra, a Rinier da Corneto, a Rinier Pazzo, che fecero a le strade tanta guerra>>. Poi si rivolse, e ripassossi 'l guazzo. Inferno: Canto XIII

Ora, o Ignota, pregando io vo che il sozzo urlo de la plebea folla loquace s’acqueti intorno al tuo bel corpo mozzo; ora che dormi finalmente in pace, e il cieco infurïar della tormenta che turbinando ti travolse, tace; .... e perchè più non gema e più non menta le divoranti fiamme arser l’impura bocca

E vorrebbe rivivere Per diventar dottore, L'esilarante arguzia Soffocando nel cuore... Per poi forse rimpiangere, Fatto vecchio, le cene Rubate al ventre... dalle pergamene! Viviam!... Dei desiderii È la turba infinita; Per soddisfarla gli uomini Troppo breve han la vita!... E vivesser coi secoli Convien che il labbro gema: "Noi siamo affranti...o la turba non scema!"

E par che gema tra le foglie attorte; No, non v’è pace!... Amor che avvampa in vita Spasima nella morte. L’uno ha vent’anni

Così a più a più si facea basso quel sangue, che cocea pur li piedi; e quindi fu del fosso il nostro passo. « come tu da questa parte vedi lo bulicame che sempre si scema», disse ’l centauro, «voglio che tu credi che da quest’ altra a più a più giù prema lo fondo suo, infin ch’el si raggiunge ove la tirannia convien che gema.

Io vidi i tempi, e mesto allor sorrisi Dell'uman replicato, allegro vanto, Che ai posteri s'appresti Carco minor di guerra e di perfidia: Dacchè del sangue del fratello intrisi I passi di Cäin furo e di pianto, La famiglia mortal sempre funesti Nutre germogli di fraterna invidia: Mutan le usanze, e ognora Convien che Abel gema, perdoni e mora.