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E se ben si vanta che sia stato colonello e generale di esserciti, credo ch'adesso non servirebbe se non per lancia spezzata. PARDO. S'inchina assai volentieri a questo. TRINCA. Di ciò statene sicuro, sta l'importanza nel potersi drizzare. PARDO. È ricco.

sedera` l'alma, che fia giu` agosta, de l'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia verra` in prima ch'ella sia disposta. La cieca cupidigia che v'ammalia simili fatti v'ha al fantolino che muor per fame e caccia via la balia. E fia prefetto nel foro divino allora tal, che palese e coverto non andera` con lui per un cammino.

sedera` l'alma, che fia giu` agosta, de l'alto Arrigo, ch'a drizzare Italia verra` in prima ch'ella sia disposta. La cieca cupidigia che v'ammalia simili fatti v'ha al fantolino che muor per fame e caccia via la balia. E fia prefetto nel foro divino allora tal, che palese e coverto non andera` con lui per un cammino.

CINTIA. Balia mia, se ti trovassi meco ti troveresti ingannata com'ella, ché non son buono per te per lei: che vuoi che ti dica piú? BALIA. O nemico delle cose belle, com'è possibile che non conoschi tanta bellezza: sei cieco, sei morto o non sei uomo? CINTIA. Proprio come hai detto. BALIA. Ché non drizzi ogni tuo pensiero verso lei? CINTIA. Io non ho pensiero da poterle drizzare.

Ugo, con subito pensiero religioso, esclama: Voto una lampada d'oro alla Vergine di Saluzzo! e facendo sgabello col corpo del ferito, s'aggrappa all'inferriata di una finestra aperta, si strascina su col petto, e ripete: In luogo sacro voto due lampade d'oro! D'improvviso una vampa guizza dal sotto in su ad infuocargli i capegli, e un globo di fumo gli soffoca il respiro... Riapre gli occhi: storce la bocca a ricevere aria dalla corte, fa per balzare... No, prima nell'ardentissimo strazio dell'anima raddoppia il voto alla Vergine del cielo: Quattro lampade d'oro, per quel che ho falto! per quello che voglio fare! e fìcca gli occhi dolorosi nella cappella, cercando l'altare a cui drizzare la destra.... Imilda è l

89 Dei paladini e dei guerrier più degni Carlo si chiama dietro una gran parte, e vêr la piazza fa drizzare i segni; che 'l pagan s'era tratto in quella parte. Ode il rumor, vede gli orribil segni di crudelt

Dunque voi sola a voi stessa simile, a cui s'inchina la natura e l'arte, fate di voi cantando in ogni parte Tullia, Tullia, suonar da Gange a Tile. Si vedrem poi di gioia e maraviglia e di gloria e d'onore il mondo pieno, drizzare al vostro nome altare e tempï; cosa che mai con l'ardenti sue ciglia non vide il sol rotando il ciel sereno, o ne' gli antichi o ne' moderni tempi. Di Nicolò Martelli

Paolina Grim *, che non aveva sciupato il fiore de' suoi affetti in amorucci sconclusionati, amava il suo fidanzato con quella specie di paura, d'ambascia, di febbre che fa drizzare i capelli all'avaro prostrato dinanzi al suo tesoro.

Mi pareva ch'era di domenica, e attraversavo il paese per andare alla parrocchia a sentir la messa cantata. Per le strade non c'era un'anima: però sentivo un bisbigliare confuso, senza potermi capacitare di dove venisse. Guardai a destra, guardai a sinistra, guardai in aria, nulla! E quel bisbigliare seguitava non solo, ma cresceva dietro di me via via che andavo avanti. Allora presa dal terrore affrettavo il passo tanto che finivo con mettermi a correre. Arrivavo nella piazza proprio trafelata. La porta grande della parrocchia era parata a nero, si sentiva un salmodiare, che, senza sapermene spiegare il perchè mi faceva drizzare i capelli sulla fronte. Guardo a destra.... e che vedo? una cosa orribile! giù in fondo alla strada un gruppo di gente che mi mostravano a dito: però erano impalati ne' loro vestiti neri, avevano le facce color di cera, gli occhi spenti... Son morti, pensai con raccapriccio.... Guardo a sinistra, altri morti; ma quelli ridevano piegati in due con le mani sulle ginocchia; guardo nel vicolo accanto alla casa degl'Inchilli, morti che mi facevano segno d'avvicinarmi. Mi volto per ritornare indietro, ma altri morti sbucavano dalle strade laterali e venivano verso di me guardandosi e consultandosi. Allora quasi pazza di terrore, corro per rifugiarmi in chiesa. Ed eccoti che per quanto corressi non riuscivo a fare che un brevissimo tratto di strada: e i morti crescevano, crescevano d'ogni lato: tutta la strada n'era piena zeppa... gi

Voi siate buono, affabile, cortese, morigerato e virtuoso; virtuoso sopra tutto, mi capite? La virtù, per vostra norma, ha sempre il suo premio, qui, nella mia tasca di destra. Questi discorsi fanno sempre un certo effetto su lui. Penso che quel cane sia capace d'una vera educazione. Il nome della virtù, sopra tutto, gli fa drizzare quei suoi mozziconi d'orecchi.