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Ben presto, essendovi molte cose da fare molti programmi da preparare, e lettere da rispondere, e scritture da accettare o rifiutare Bemolle dovette mettere da parte la sua opera e il suo poema sinfonico, e dedicarsi esclusivamente alle cose pratiche riguardanti i concerti e i viaggi. Tutt'e tre Nancy, Fräulein e Bemolle erano un po' confusionari e distratti.

Sedettero in salotto. Marito e moglie erano molto distratti, e se il signor Giorgianni avesse avuto un po' di naso fino, avrebbe fiutato che qualche cosa di anormale era fra loro. Ma per fortuna il buon pap

Dei distratti ne ho conosciuti parecchi dal Dondini che si dimenticava del suo casato al Desanctis che si scordava d'essere ministro ma non ho incontrato mai un distratto perfezionato quanto il dottore Claudio Gemelli, mio compagno di studi, nel senso che non si studiava nessuno dei due.

I suoi occhi distratti si fermano sulla lavagna, poi cava l'orologio, borbottando: Perdio: non torna che alle quattro e sono appena le tre!... Pazienza, aspetterò. E si mette a sedere sopra uno scalino, sciogliendo una equazione di terzo grado sopra il muro. Una mattina, più distratto che mai, assisteva alla messa nuziale di una sua nipote, che ha sposato un consigliere di prefettura.

Di Radames e d'Aida, trovarono la mia mente, i miei sensi distratti. Tutta la mia vita era negli occhi, negli occhi che contemplavano lei, e la divina musica di Verdi rimaneva soffocata da un'armonia celeste dell'anima, che mi trasportava in un altro mondo, in una follia di desiderii e di sogni.

Che ne sapevo io? Era così strano il modo come ci eravamo amati, così singolare il modo come ci amavamo! Non mi conosceva; non la conoscevo. Da un momento ad un altro, lei che non era nulla, era diventata tutto per me. Che donna era? Forse non sarebbe venuta. Forse l'avrebbero trattenuta. Invano cercavo dominare questo senso invincibile di sgomento. Pure l'albergatore, un cortese e famigliare uomo che non vedeva mai nessun forastiero, non si accorse di nulla; è vero, io era pallido, gli occhi miei vagavano, distratti, le mie mani avevano la febbre, ma sorridevo, scherzavo anche. Nei tre giorni avevo visitato il paesello, la sua chiesa gotica, la sua manifattura di lana sopra un fiumicello l

Ahimè, que' due amici di fresca data, distratti forse dal caloroso dialogo sui disinganni della vita, smarriscono il buon sentiero, e si trovano impigliati fra sassi e rovi, e poi nel fitto bosco, ove la notte li sorprende, ed in quel luogo disabitato, sono costretti a fermarsi. Non sapremmo, se quei due Esseri vaganti fossero da compiangere o da invidiare. Il viaggio però è allungato.

Fu l'unica parola profondamente disperata che le uscì di bocca, in quello strano duetto. Ma, adesso, i loro scarsi e rari colloqui diventavano penosi; vi aleggiava una tristezza infinita, i loro volti erano distratti e assorbiti, un soffio di gelo chiudeva la coppia amorosa. Amorosa? Niuna parola d'amore, più. Ella, a poco a poco, gli scriveva meno. Egli se ne lagnò: Perchè mi scrivi così poco?

Lalla aveva perduta ogni prudenza: parlava troppo, e sempre a bassa voce, col Vharè. Negli intervalli gli si appoggiava al braccio con languido abbandono e, quasi sempre, distratti tutti e due, erano chiamati all'ordine dalle altre coppie.

Non teneva la testa curva sulle carte, Ettore; non era triste pallido; i suoi occhi guardavan Lidia prima d'ogni altra cosa, poi venivano a cercar prudentemente i miei, e credendoli distratti o divertiti, ritornavano a Lidia. Non avrei voluto che fosse: ma mi sembrava l'écarté potesse magnificamente sostituire qualunque lezione di qualunque lingua....