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Non istate bene? Non è niente ella rispose invitandolo a sedere e abbozzando un languido sorriso. Mi avete fatto paura. Io? Siete piombato qui come un fulmine. Anche a lui si stese una nuvola sulla fronte, ed egli balbettò: Ma... se vi disturbo... Via... che discorsi? ella riprese trattenendolo con un gesto. Ditemi piuttosto quando siete arrivato...

Poco a poco Ambra aperse gli occhi, ma soltanto poi parve realmente destarsi; guardò intorno stupita; quando s'accorse di me che tenevo pazientemente il sale sotto l'alito suo, mi guardò fiso in volto e mi disse con accento languido e gentile: Grazie, buona donna.

Ma questo tristo ricordo si perde in mezzo alle mille immagini della vita deliziosa dei re Arabi. Quelle finestrine gentili, alle quali par che si debba affacciar da un momento all'altro un volto languido di Odalisca; quelle porte segrete, davanti alle quali vi fermate vostro malgrado, come se aveste sentito il fruscío d'una veste; quei dormentori dei Sultani, immersi in una oscurit

Un languido facchino aiutò Nancy a scendere colla piccina, e afferrando la loro valigia le precedette verso l'uscita. Quando Nancy lo raggiunse fuori della stazione, trovò che aveva consegnato la valigia al conduttore dell'omnibus dell'Hôtel de Paris. «Non, non», disse Nancy. «J'attends mon mari». Ah! disse il facchino al conduttore d'omnibus, «elle attend son mari».

Nella camera attigua Valeria singhiozzava tra le braccia dello zio Giacomo, e la zia Carlotta baciava Adele, e baciava Aldo, che, pallido con gli occhi rossi, stringeva la mano a tutti. Attraverso la porta socchiusa Nancy udiva le loro voci sommesse e bisbiglianti; e ne sentì un vago e languido piacere.

E l'indomani di nuovo, a quello stesso punto, a quella stessa ora, con quello stesso viso languido che la turbava, con quelle stesse parole che le inondavano la faccia di rossore e le gettavano in seno un improvviso scompiglio. Così egli avea potuto, una volta, coglierla a tradimento.

Paolo si recò alla finestra della sua camera per refrigerare un po' la fronte accesa: egli era stanco e languido per la rabbiosa notte d'amore successa al dramatico diverbio.

Languido, languido vellutato, un po' lamentoso per estrema dolcezza, quando il motore fa da freno in discesa. Ora si sale. Ne gioisce il motore e al suo rumore aggiunge flauti, clariiini, violiiini. Poi nitriiiti, nitriiiti di tutti i cavalli scalpitanti che contiene. L'armonia si completa col cigolio di tutte le costole d'acciaio. Vibrano, le giunture metalliche.

Ti ricordo che non senza cagione ti han posto nome Fioretta, accioché tu ti accorga che questa tua bellezza se ne va come un fiore: la mattina è bello, la sera languido e secco. Or che sei nella primavera, sappilo conoscere, che presto verrá l'autunno, sfronderai, diverrai secco, e non serai buono per insalata per salsa. ESSANDRO. Che vorresti dir per questo?

Giacomo fece un cenno alla contessina Giulia, inchinandosi sorridendo: la fanciulla rispose accettando l'invito, gli si appoggiò mollemente con una mano sulla spalla, e tutti e due, stretti insieme, sparirono, travolti come da un'onda, in quel turbine di colori e di luce, per ritornare poco dopo, Giulia al braccio del Vharè, col volto acceso, il seno palpitante, spirando dal languido atteggiamento di tutta la persona l'ebbrezza goduta in quella volata rapida e voluttuosa.