United States or Uganda ? Vote for the TOP Country of the Week !


Passerò perciò a parlare della sua corte, la quale è divisa veramente sotto due capi; cioè il servizio del re, e il consiglio di stato. Il servizio del re è diviso in tre sorte di gente; in donne, in figliuoli di sultani, e in schiavi comprati dal re o avuti in doni dal caramè, che così da loro è chiamato il serraglio dove stanno le donne.

«In questo intervallo di tempo cercai di istruirmi di ogni particolare, della persona ed animo di questo re e figliuolo, come dei signori da loro chiamati sultani, del modo di governo di quella corte e regno, delle loro entrate e spese et etiam della qualit

Ed ora siete contento? domandai. Contentissimo, rispose con affettazione. Il paese è bello, Mulei el Hassen è il migliore dei Sultani, il popolo è buono, son capitano, ho una botteguccia, esercito una piccola industria, vado alla caccia, vado alla pesca, faccio escursioni sulle montagne, godo della più grande libert

Domandato come sapeva questi particolari, rispose: questa cosa è pubblica in Tauris, ma li sultani me l'hanno detto di bocca propria, perchè lo riferisca alli signori Venetiani, et mi hanno anco detto come è distribuito l'esercito; et poi disse da se: mi meraviglio che tu mi dimandi queste cose, perchè l'armata che è a Venezia no se sala a Padova e in tutte queste bande?

Nei bei tempi del diritto della coscia i principi non avevano bisogno di correre dietro ad una forosetta per implorarne il favore e ben fortunate eran quelle cui capitava di poter fissare per un momento lo sguardo de' loro sultani,

Di sultani, come si è detto, sonvene da cinquanta, de' quali si forma tutta la milizia di questo re, tenendo diviso in cinquanta parti lo stato suo, oltra quello che tiene lui e li suoi figliuoli, il quale non è sottoposto a cura di nessun altro. Detti sultani hanno in condotta da cinquecento fino a trecento uomini a cavallo per ciascuno, i quali separatamente cavano dalle regioni a loro assegnate, tanta entrata che possono mantenere dette genti e cavalli, e far fare le mostre spesse volte; sicchè in occasione di guerra non ha altro pensiero, che spedire alli sultani un corriere uno o due mesi innanzi, che, per esser sempre all'ordine, vengono senza difficolt

Dimandato in che modo vien mantenuto tanto tempo così grande esercito, rispose: l'imperatore è molto grande ed ha tesori; ma l'esercito si vale dell'abbondanza del paese, et delli danni che fanno ai Turchi, et delli tesori che si hanno guadagnati; e poi anco quando tutto manca se ne tuol ad imprestito, et quei re che ho detto di sopra tutti aiutano; et come ho detto questo è il terzo anno che li sultani hanno giurato di continuar la guerra et di non lasciar la spada per 15 anni. Dimandato quello che si intende di Mustaf

Il consiglio veramente è un solo nel quale non vi è altro presidente che esso re, con intervento di dodici sultani, uomini di esperienza e d'intelligenza nelle cose e governo di stato; sebbene questo numero è alternato da quei sultani che di tanto in tanto vengono alla corte, ed entrano tutti in consiglio ogni giorno, eccetto quando il re va al bagno e quando si taglia le unghie. L'ora del ridursi, l'estate, come lo inverno, è dalle ventidue ore in poi, e stanno ridotti secondo le materie che si trattano, fin tre, quattro, cinque, sei, e sette ore di notte. Siede il re sopra un divano non molto alto da terra, e dietro alle sue spalle siedono li figliuoli quando si trovano alla corte, alla quale ordinariamente interviene sultan Caidar Mirza, che è come luogotenente del re, si parte da esso. All'incontro della faccia di esso re, siedono li sultani consiglieri per et

Ben è vero che i greci i latini le trattavano col vilipendio con cui le trattano i sultani. Ma ne' costumi di Grecia e di Roma non appare la menoma orma di alcun omaggio particolare, tributato dall'uomo alla donna siccome obbligo della condizione virile; non la menoma idea esagerata e fantastica della innata eccellenza del sesso femminino.

E presenta le prime pagine. L’Airoldi va in visibilio; perchè vi trova nientemeno «un registro di tutte le lettere che dal principio della invasione araba in Sicilia aveano scritto di mano in mano gli Emiri prima a’ Mulei dell’Africa Aglabiti e poi ai Sultani di Egitto Fatimiti, colle risposte di costoro. Per lo che queste lettere portavano in la fede della loro autenticit