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Il secolo XVII, nel quale i Medici accordarono tante agevolazioni agli ebrei in Toscana, fu forse l'epoca più infelice per il Ghetto di Roma. Trovo in un libro romano del 1677 (Stato vero degli ebrei in Roma; Stamperia del Varese) la notizia che a quell'epoca il numero degli ebrei era di 4500, fra i quali si contavano 200 famiglie agiate. L'autore dice che nel secolo XVI il Ghetto pagava 4861 scudi annui di tributi, e che nel secolo XVII non ne pagava più che 3207. Sebbene quello scrittore sia grandemente ostile agli ebrei, non avrei argomento per tacciarlo di non esser veritiero. L'autore asserisce che ad onta delle incessanti lagnanze che gli ebrei andavano movendo di continuo, il Ghetto era ricco; e che, pagati tutti i tributi, risparmiava ogni quinquennio 19,470 scudi, e che possedeva un capitale di un milione di scudi. Non c'è dubbio che vi erano in quell'epoca ebrei ricchi a Roma, e che in mezzo ai manutengoli dei ladri, e ai negromanti del Ghetto, v'erano degli usurai che accumulavano interessi sopra interessi. Nessun papa riuscì mai a impedire questa piaga dell'usura nel Ghetto; i nobili indebitati proteggevano gli ebrei, e mentre il Ghetto era oggetto di disprezzo generale, il patrizio romano, il cardinale e talora il papa, accoglievano con complimenti nel loro palazzo, l'usuraio dal giallo berrettone. L'autore di quello scritto dice che gli ebrei avevano estorto coll'usura ai cristiani 235,000 scudi, e che non passava sera, in cui non entrassero per le porte del Ghetto nelle case degli ebrei almeno 800 scudi usciti dalle tasche dei cristiani. Quel popolo astuto sapeva far danari con qualsiasi mezzo; e l'usura degli ebrei dava alimento all'odio dei cristiani per essi. Giovanni di Capistrano aveva una volta fatto offerta di una flotta ad Eugenio IV per trasportare gli ebrei di Roma di l

La chiesa parrocchiale era bella, assai più bella dentro che fuori: nuove le dorature, ed egualmente gli affreschi, frutto di risparmi dell'opera, di limosine accumulate e di aiuti straordinarii di agiate persone. Aveva un bellissimo altar maggiore, tutto di marmi incrostati a fiorami di vario colore, imitanti un drappo di broccato antico.

Nei vichi a piè del colle, le famiglie agiate e le case di bell'aspetto erano poche; ma in quello della riva sinistra del torrente se ne vedeva una, notevole per la grandezza, e più alta di tutto un piano sul vicinato, quasi tutto catapecchie.

Col scirocco, le popolazioni meridionali agiate chiudonsi soventi dentro casa trovando insopportabile l'afa che si respira al di fuori. Il bracciante la trova meno insopportabile della fame, e lavora anche spossato dal soffocante scirocco.

Quindi non si contenta di vedere quelle brulle pendici, ora aride e bruciate dal sole, coprirsi di alberi fronzuti, solcate da freschi rivi, abitate da popolazioni industriose, agiate, ma vuol pure che su quel verde manto sorgano alberghi alpini, all'ombra di alte conifere, onde favorire da noi sempre più, quella tendenza al monte, che per lui rappresentava il mezzo più giusto e sicuro per ottenere tempre gagliarde, caratteri forti, e per attrarre d'oltr'alpe numerosi stranieri che ora cercano svago e salute in altri paesi.

Il costume generale dell'Abissinese è lo scemma, specie di lenzuolo bianco attraversato da una striscia scarlatta di cinquanta centimetri di larghezza: il bianco si ottiene da cotone coltivato in alcune provincie, filato e tessuto in paese, il rosso è filo importato d'Europa, e come per questo motivo è la parte più costosa, i poveri lo sopprimono e più si avanza nell'interno, più si restringe, diventando maggiormente caro pel trasporto. Il genere dell'abbigliamento e l'eleganza del modo di indossarlo portata dall'abitudine, lo rendono quanto mai pittoresco: le persone più agiate o che occupano alte cariche vi aggiungono una semplice camicia od un paio di calzoncini in tela bianca: il povero è meschinamente coperto da un cencio qualunque o qualche volta da una semplice pelle alla cintura: i bambini spesso come natura li fece. Le donne si fanno una piccolissima treccia che gira sul fronte e scende dietro le orecchie, e pettinano il resto della testa con una massa di treccine che partendo dal fronte, nel senso longitudinale del capo, scendono a radunarsi alla nuca. Gli uomini portano capelli corti, o in segno di distinzione cinque grosse trecce che pure scendono dal fronte alla nuca, e questo serve a dar loro aspetto assai marziale. Le prime spesso, i secondi qualche volta, uno spillone d'argento conficcato nei capelli. Le ragazze, in segno della loro verginit

L'aspetto generale del fabbricato e del cortile era quello di una vecchia casa borghese, comoda, dove un seguito di generazioni agiate e tranquille si erano succedute senza scosse, senza cambiamenti. Appollonia corse fuori, tutta traballante nella sua rotondit

Una lunga relazione, quello che dicono qui «fare all'amore» si ritrova più spesso nel popolo che nelle classi agiate e superiori, dove il matrimonio è ordinariamente un affare. Citerò un esempio, di cui sono stato testimonio. Un giovane abate di ventun anni, figlio di una ricca famiglia del luogo, desiderava abbandonare la carriera ecclesiastica e tornare allo stato secolare.

Non mancò il popolo dei congiurati; mancarono al popolo i capi. Il segreto, cosa mirabile davvero se si pensi ai tanti che ne erano più o meno partecipi, era stato gelosamente serbato. Il Governo ignorava ogni cosa: avvertito da taluni di pericoli che sovrastavano, ma avvezzi a cercarli nelle classi agiate e a sprezzare il popolo come incapace d'iniziativa, aveva spiato attentamente le prime e, non vedendovi indizio d'ostili disegni, s'era rassicurato. Il 6 febbrajo, distribuite le paghe, i soldati s'erano, come al solito, dispersi per la citt

Ora per Nancy e la bambina sarebbe mille volte più vantaggioso se Aldo si decidesse a un passo simile, che non se restasse a sgobbare tutta la vita per venti dollari alla settimana. Questo era innegabile. In un anno, forse anche meno, Aldo potrebbe ritornare a loro in condizioni agiate e aggradevoli. Gi