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Il servo si fermò in fondo alla galleria, dinanzi a una porta grigia tutta coperta di dorature, e bussò leggermente. Il cameriere di fiducia del principe, un francese sbarbato, con gli occhiali che davano alla sua fisonomia l'aspetto di prete, comparve sull'uscio, e vedendo Fabio, che conosceva, lo pregò di entrare in un salottino precedente la camera del principe.

Nella fuga ruinosa lasciarono cavalli, ed uomini feriti, armi sparse, zaini, e vesti; tanta carta avevano addosso costoro, che sparsa a terra parve ci fosse nevicato. Al Masina, cercando, venne fatto rinvenire il Colonnello napoletano morto da lui, scese da cavallo, e gli tolse la tracolla orrevole di dorature, della quale come di spoglia opima meritamente si decorò.

Nel salone giallo e oro solo il grande pianoforte era nero, mentre dalle finestre spalancate il sole entrava accendendo miriadi di fiammelle su tutte le dorature e riempiendo l'aria di un pulviscolo rutilante. Una emozione di pianto rattenuto contrasse la bocca della fanciulla alle prime battute.

Senti questo ch'io tocco; che cosa è? Una tenda americana; vi è dipinta una pianta a larghi fogliami, sopra un fondo color di porpora che raffigura il cielo del tropico. Bravissimo, ora va innanzi. Nel vano della finestra vi è un tavolinetto dipinto, con dorature ed intarsii di madreperla; il dipinto rappresenta un paesaggio turco con un crocchio d'uomini che fumano la pipa.... Bravissimo.

Ma dall'altro canto l'oro, che dal lusso moderno si consuma non solo in gioie, catene ed annella, ma per dorature, cosí de' piú vili metalli come del legno stesso, che, in varie guise intaglio, adorna i nostri soffitti, le nostre pitture e fino le carrozze, che ogni persona di ben comuni facoltá, al di sotto ancor de' mercanti, vuol niente di meno pompose di quel che fossero gli antichi carri trionfali; questo pure da tutta la massa dell'oro, che è nel mondo, ne detrae non picciola parte.

E i Vivaldi non avevano il torto ad osservarla fedelmente; perchè nel palazzo di Quinto era un magnifico stare, quasi meglio che nel palazzo di Genova, dove gli affreschi, le dorature, le sculture e le tele di valenti pittori d'ogni scuola, facevano sempre un viavai di forestieri, che era una molestia da non dirsi a parole, quantunque tornasse a maggior lustro della casa.

In mezzo agli abiti, eravi un cofanetto tutto a dorature, che conteneva un magnifico finimento in perle ed un biglietto così concepito.

È un luccichìo abbarbagliante di cristalli di mille colori, un intreccio di arabeschi che confonde la mente, una complicazione di bassorilievi, di dorature, di ornamenti, di minuzie di disegno e di colorito, d'una delicatezza, d'una grazia, d'una perfezione da far disperare il più paziente pittore.

Il superbo padiglione che copriva il carro era sostenuto da quattro colonne inghirlandate con squisite dorature, ed i sedili dello stesso ricoperti di finissima e candida seta, abbarbagliavano nel fissarli.

In fondo alla lunga serie di sale, una più risplendente dell'altra, che formava l'appartamento della marchesa, di cui la sala da ballo era il centro, si trovava un gabinetto quasi sempre deserto. Era un piccolo ma elegantissimo ritiro. Tutto coperto di lampas celeste, con la vôlta carica di dorature, era lievemente illuminato da una lampada d'argento di vezzosissimo disegno, chiusa da vetri smerigliati e appesa ad un cordone di seta, che spandeva una luce misteriosa e leggiera, invogliante alla calma; e rischiarando blandamente i muri celesti del gabinetto, invitava al riposo e insieme alla volutt