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Ecco nella sala delle battaglie, sulle tele crostose di un Borgognone di terza mano, dinnanzi alle fantastiche bicocche dei turchi, i guerrieri indiavolati e nel fumo dei cannoni cristiani i nemici che se la danno a gambe.

L'abbandono di questo convento è incredibile; ne' suoi cortili solitari cresce l'erba; i ragni tessono le loro tele nelle sale e nei lunghi corridoi; talora un monaco muto e spettrale si aggira in quella solitudine come un fantasma del passato. Vi si sente l'odore di un'epoca tramontata per sempre.

Ci ribelliamo alla supina ammirazione delle vecchie tele, delle vecchie statue, degli oggetti vecchi e all'entusiasmo per tutto ciò che è tarlato, sudicio, corroso dal tempo, e giudichiamo ingiusto, delittuoso, l'abituale disdegno per tutto ciò che è giovane, nuovo e palpitante di vita.

Ella, trascurando le sue bisogne, s’era ridotta quasi alla miseria. Lavava male i panni, li perdeva, li faceva strappare. Quando scendeva alla riva del fiume, sotto il ponte di ferro, dove erano raccolte le altre lavandaie, a volte si lasciava fuggir di mano le tele che rapiva per sempre la corrente. Parlava continuamente, senza stancarsi mai, della medesima cosa.

Io mi sentivo sempre più spostata in mezzo a quella confusione di insolenti, di facchini, di screanzati, di corde, di tele, di stracci, di lumi, di urli, di diavolerie d'ogni specie. »Sicchè fu Rosilde stessa a consigliarmi di rimanere in casa. Ed io acconsentii di buon grado. »Ma anche l

Gli è così che egli dipinse le sue più belle tele nel breve giro di alcuni mesi. Io non ho incontrato in altri mai così armoniosa mente legati il culto dell'arte, e il culto dell'uomo. Eugenio era un grande artista, ma, ciò che è assai più, era anche un uomo onesto. La più parte degli artisti invece ha due vite: l'una è la vita dell'arte, ed è grande; l'altra è la vita dell'uomo, ed è fango.

Alcuni carri passano: carri grandi, onusti di quadri in cornici d'oro; di volumacci enormi. I quadri sono esposti alla polvere; soffrono certo danno; le tele sono vecchie; la pittura s'impalta qua e l

E alle volte li bisogna frumento da fuora, come si sa questi anni prossimi che non vi restôrno denari di peso, ché crebbe il loro valore a dieci per cento. vi è carta a sufficienza. E cosí ancora da fuora vengono tutte le tele sottili, come olandre, orlette, cambraie, e ancora tele grosse.

Non è solo il ricordo della tragica fine del giovane Corradino e della stirpe degli Hohenstaufen, che può qui rattristare l'animo, specialmente di un tedesco; v'influisce anche e per molta parte l'aspetto della contrada stessa. Vorrei poterla descrivere con le parole, come il mio compagno di passeggiata l'ha saputa riprodurre nelle sue tele che spero saranno presto note a tutti.

ALTILIA. E qual piú chiara luce poteva oggi rappresentarsi all'anima mia, nel cui lampeggio arde la piú chiara sfera del cielo? O vita dell'anima mia, o vita dell'anima mia! CAPPIO. State in cervello, padrone, che le sue parole son pregne di sostanza: è figlia di mastro ed è una dottoressa che l'impatta a Platone ed ha le veste e tele.