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Toltosi alle brighe soldatesche, al favellare importuno de' suoi compagni d'armi, Gabriele, solitario e pensoso s'aggirava sul finir del giorno pei porticati ed i cortili del Castello sperando trovare nelle illusioni dell'immaginativa la calma a quel tenero e doloroso pensiero che costantemente il martellava e da cui aveva in vano sperato sollievo nelle distrazioni dei consueti esercizii. Venuto nel Forte Gian Giacomo, e giunto a piè della torre, pensò salire sul baluardo per sottrarsi vie meglio alle ricerche, alle noiose inchieste dei capitani ed agli sguardi d'ognuno: asceso a lenti passi la spirale scalea della torre, entrò curvandosi per l'andito aperto nello spessore del muro ch'era la picciola quadrata porta, e spingendo la ruvida imposta che la chiudeva, uscì sul baluardo, dove andò tosto ad assidersi sul rialzo della casamatta d'appresso alle feritoie. Il vasto magnifico prospetto che di l

Ed al fin punta in su la ripa il piede, E 'n varando il naviglio ei su v'ascende; E poi da terra allontanato il vede, Picciola vela agli aquilon distende. Ma su la poppa non veduto siede L'Angelo seco, ed al governo attende Con occhio intento, e per la fragil nave Spira su lucida onda aura soave.

ma misi me per l'alto mare aperto sol con un legno e con quella compagna picciola da la qual non fui diserto. L'un lito e l'altro vidi infin la Spagna, fin nel Morrocco, e l'isola d'i Sardi, e l'altre che quel mare intorno bagna. Io e compagni eravam vecchi e tardi quando venimmo a quella foce stretta dov'Ercule segno` li suoi riguardi,

Cosí come ne' princípi ogni picciola resistenza è giovevole, cosí nel processo le grandi sogliono essere spesse volte dannose. Ma da ritornare è al proposito, e da concedere al presente che cose sieno, le quali per possano l'amorose fatiche fare obliare. Che avrá fatto però chi, per trarmi d'un pensiero noioso, mi metterá in mille molto maggiori e di piú noia?

gia` venia su`, ma di picciola gente; si` che non piacque ad Ubertin Donato che poi il suocero il fe' lor parente. Gia` era 'l Caponsacco nel mercato disceso giu` da Fiesole, e gia` era buon cittadino Giuda e Infangato. Io diro` cosa incredibile e vera: nel picciol cerchio s'entrava per porta che si nomava da quei de la Pera.

17 che con un suo fratel ben giovinetto venne d'Italia a stare in questa corte; si fe' ne l'arme poi tanto perfetto, che la Bretagna non avea il più forte. Il re l'amava, e ne mostrò l'effetto; che gli donò di non picciola sorte castella e ville e iurisdizioni, e lo fe' grande al par dei gran baroni.

Ella mise il suo braccio sotto quello di lui: si appoggiava lievemente. Non potea dirgli nulla: ma vi era nei suoi occhi, nella sottile mano guantata, in ogni movimento della persona tanta femminile tenerezza, una così affettuosa domanda di perdono che egli dovette intenderla, in tutta la sua manifestazione: due volte, per le scale in penombra, si fermò a guardare il volto della sua donna, quasi volesse imprimersi nel cuore quella espressione così viva. Chi li vide passare di nuovo, sulla piazza, per la stazione, andando a mettersi nel vagone, in quella bionda mattinata di autunno, intese, certamente, che passava sul capo di quei due felici una silenziosa ora celestiale. Di quanto intorno ad essi avveniva, quei due più non sapevano: una macchinale coscienza, memore di altri viaggi, di altre partenze li guidava nella loro vita esteriore: una coscienza meccanica che si chetò, anch'essa, quando il treno fu partito da Roma. Erano soli. Una parte delle tendine color di legno erano tirate, contro il sole che si avanzava; solo da due cristalli si vedeva il paesaggio fuggente. Ferrante si era seduto accanto a Grazia: la mano di lei era fra le sue, stretta mollemente: a un certo momento ella la ritirò, ma soltanto per sollevare il suo velo bruno; la picciola mano fedele ritornò subito fra quelle dell'amor suo. dicevano nulla. La delizia di due amanti, soli nel vagone fuggente per la campagna, fuggente innanzi ai villaggi e alle piccole citt

Da quella parte onde non ha riparo la picciola vallea, era una biscia, forse qual diede ad Eva il cibo amaro. Tra l'erba e fior venia la mala striscia, volgendo ad ora ad or la testa, e 'l dosso leccando come bestia che si liscia. Io non vidi, e pero` dicer non posso, come mosser li astor celestiali; ma vidi bene e l'uno e l'altro mosso.

accio` che l'uom piu` oltre non si metta: da la man destra mi lasciai Sibilia, da l'altra gia` m'avea lasciata Setta. "O frati", dissi "che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia d'i nostri sensi ch'e` del rimanente, non vogliate negar l'esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente.

Questa picciola stella si correda d’i buoni spirti che son stati attivi perché onore e fama li succeda: e quando li disiri poggian quivi, disvïando, pur convien che i raggi del vero amore in poggin men vivi. Ma nel commensurar d’i nostri gaggi col merto è parte di nostra letizia, perché non li vedem minor maggi.