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Conte rispose Maud, quasi affogata, tendendogli le mani per rilevarlo se io avessi il diritto di dimandarvi una grazia, io vi direi: Lasciate Parigi oggi stesso, in questo punto, in questo istante stesso... Ogni minuto che passa può contenere una catastrofe... E se una confessione può accelerare codesta partenza, io non esito a farla, a voi, a voi il primo: Io amo mio marito!

Però, per accelerare lo sboccio, egli scrisse questo vigliettino alla nipote: «Mio bell'angelo, il proprietario delle Villes de France mi deve qualche moneta. Vuoi tu darti la pena di andarla a toccare, in mercanzie? È l'ultimo credito che posseggo sui marcanti di mode. Profittane. Ti bacio su quel bel fronte ripieno di capricciIl colpo fu decisivo. Regina si dette una toilette splendida.

Essi vi prometterebbero, vedendovi così bella e così ingenua, vi strapperebbero un prezzo inestimabile per una promessa che non terrebbero; voi sareste vituperata ed infelice per nulla, forse anche per accelerare la fine di vostro fratello, il quale potria un giorno divenire un vendicatore. Ma che volete che io faccia allora? urlò Bambina alzandosi. Lasciatemi riflettere, riprese il gesuita.

Per evitare il caldo insopportabile del giorno e per accelerare, sperando arrivare al vapore egiziano a Massaua, ripartiamo alle due di notte: erta salita, poi forte e lunga discesa: strada pessima, poca luna coperta da nubi, quindi buio quasi perfetto e pericolo continuo di romperci il collo, ma l'orgasmo del rivedere il mare ci spinge e ci sostiene. Si segue sempre la stessa vallata che gira in mille direzioni per tendere in fine a nord-est. Verso le dieci ci fermiamo presso poca acqua putrida, verde quale smeraldo, conservata in una infossatura del letto del torrente. Le montagne si vanno facendo sempre più basse e aride, coperte da piante delle quali letteralmente non restano che i tronchi, e il suolo sparso d'erba gialla che con un fiammifero si potrebbe tutta incendiare. C'è nelle tinte del paesaggio la vera impronta della siccit

Noi c'eravamo accorti di questa simpatia e, per avventura, ne sospettò anche la sorella. Nell'intervallo in cui il capitano fu mandato da Nullo all'intendente per accelerare l'allestimento delle provvigioni, il maggiore Caldesi con pietoso artificio condusse la conversazione su di lui, e ne sbozzò con forti imprimiture la vita.

Forse fu il premio della costanza: Carlo di Angiò afferra la riva: allorquando il suo coraggio stette al cimento della morte, se qualcheduno gli avesse posto la mano sul cuore, non avrebbe sentito accelerare diminuire i suoi palpiti; alloraquando scomparsa tutta speranza di esterni sussidii l'anima fu ridotta all'alternativa di abbandonarsi vinta, o di sopravvivere, spiegò tal vigore, di cui ella non si sarebbe reputata capace se la occasione non fosse venuta. Carlo afferra la sponda, perocchè la galera forse di un miglio lontano da terra s'era sommersa tra Capo Linaro e Civitavecchia; ma travagliato, indebolito, in guisa che parve la vita essergli soltanto bastata per non morire nel mare. Il mattino vide quello uomo ambizioso, destinato a rovesciare il trono del gran Federigo, steso senza moto su la sabbia, irrigidito per tutte le membra, stillante acqua dai capelli, e dalle vesti; il più vile lo avrebbe potuto impunemente oltraggiare, il più codardo spegnere; un fiato, per quanto leggerissimo, estinguere quella scintilla vitale, che di per stessa guizzava incerta intorno alla sede delle sensazioni. Il sole, distillandogli per le vene il sottile suo fuoco, gli intepidiva il sangue, e richiamava i suoi spiriti all'usato ufficio; si levava a sedere come smemorato, e gittava gli occhi smarriti sul cumulo delle acque. Il cielo rideva sereno, il mare tranquillo, e che vedevi galleggiare, testimoni del suo terribile sdegno, tavole, remi, remiganti; pure lieto di un bello azzurro, lentamente scorrevole, come i passi del Signore, invitava con la lusinga del piacere ad affidarsi alla sua immensa superficie: così tenta il peccato! Sopra tutti gli avanzi della tempesta era osservabile Armando, lo sciagurato Maestro: giaceva supino, e quel suo ventre, gi

Il messaggio portato dal capitano David fece accelerare la marcia delle truppe. L'arrivo dei rinforzi diede modo a Garibaldi di tentare qualche mossa, che dalla tenuit

È caparbio! Fifì Te l’ho strappato! Carlo Fifì Ecco come vanno le cose del mondo: io faccio ritardare d’un capello la tua vecchiezza e tu fai accelerare... d’un bottone la vecchiezza dei miei stivalini! Carlo Taci, taci, per carit

Continuarono a camminare assorti in quei profondi pensieri cui seco traggono la solitudine e la notte. Michele non cantava più, e non si udiva che il mormorio della brezza nei boschi, si sentiva che la frescura. D'improvviso furono scossi dallo scoppio d'un'arme da fuoco; Sant'Aubert fece fermare la carrozza, e si pose ad ascoltare. Il romore non viene ripetuto, ma si sente correre nella macchia. Sant'Aubert prende le sue pistole, e ordina a Michele di accelerare il passo. Il suono di un corno da caccia fa rimbombare i monti; Sant'Aubert osserva, e vede un giovine slanciarsi nella strada, seguito da due cani; lo straniero era vestito da cacciatore; un moschetto ad armacollo, un corno alla cintura, ed una specie di picca in mano, davano una grazia particolare, alla sua persona, secondando l'agilit

Volo agitatissimo all'ospedale di San Massimo, e vi trovo Ripari, capo medico, mezzo costernato e mezzo furente, il quale dava ordini, contr'ordini e colpi di frustino per accelerare l'allestimento dell'ambulanza. Gli era un andirivieni di medici, di chirurghi, d'infermieri, di farmacisti e di ammalati colle ferite non ancora rimarginate, supplicanti di ritornare alle proprie compagnie.