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C'era dunque una grande aspettativa, tutti si promettevano di avvicinare il proprio compatriota salito al potere, ciascheduno pensava di approfittare delle antiche relazioni per raccomandargli qualche cosa o qualche persona. I più ambiziosi speravano mettersi in vista per ottenere una croce o almeno una medaglia. Il sindaco si proponeva di chiedergli dei sussidii pel Comune, il maestro sperava un avanzamento, il segretario una gratificazione, il medico un aumento di stipendio, il parroco voleva invocare il concorso del Governo nella erezione del nuovo campanile. Le donne apparecchiavano bandiere e tappeti da fornire i balconi, e i candelieri per l'illuminazione, e si sentiva qua e l

Senonchè peggiorando le condizioni dei Veneti nell'isola di Candia, la repubblica che aveva, si può dire, quasi invano chiesti sussidii ai principi della cristianit

«Voi parlate da quel maestro di guerra che sieteinterruppe il Marchese e Conte di Lancia; «tuttavolta pensate, per i sussidii che abbiamo trovato in Benevento noi superare di gi

Ed egualmente scriveva ad Uzunhasan il 15 di febbraio , annunziandogli la venuta del Barbaro con efficaci sussidii, e l'ordine dato alla veneta armata di attaccare le coste, tostochè il di lui esercito si fosse a quelle avvicinato.

E buona e caritatevole era: dovunque accadesse una sventura, si era sicuri di vederla giungere, recando consolazioni, distribuendo elemosine e sussidii e quelle parole di conforto, spesso più giovevoli di maggiori ajuti materiali, le quali sole hanno virtù di rasciugar le lacrime, di rasserenar gli animi. Figuriamoci come il popolo intero dovevano tener cara questa donna Rosmunda!

Esdra dunque venne a Gerusalemme l’anno primo di Artaserse Longimano, munito di un favorevole rescritto di questo principe che gli attribuiva tutti i poteri di un governatore: gli regalò eziandio cento talenti di argento e gli assegnò somministrazioni di grano, vino, olio e sale pei bisogni del Culto. Oltre a questi sussidii, Esdra raccolse dalla piet

Ai 15 di dicembre lo Zeno partecipava le prime vittorie di Uzunhasan, che uditi i fatti della veneta armata sulle coste della Caramania, ancorchè non gli fossero ancora pervenuti i domandati sussidii, avea dato ordine di guerra, per nulla temendo i rigori della stagione e la mancanza di artiglierie.

Forse fu il premio della costanza: Carlo di Angiò afferra la riva: allorquando il suo coraggio stette al cimento della morte, se qualcheduno gli avesse posto la mano sul cuore, non avrebbe sentito accelerare diminuire i suoi palpiti; alloraquando scomparsa tutta speranza di esterni sussidii l'anima fu ridotta all'alternativa di abbandonarsi vinta, o di sopravvivere, spiegò tal vigore, di cui ella non si sarebbe reputata capace se la occasione non fosse venuta. Carlo afferra la sponda, perocchè la galera forse di un miglio lontano da terra s'era sommersa tra Capo Linaro e Civitavecchia; ma travagliato, indebolito, in guisa che parve la vita essergli soltanto bastata per non morire nel mare. Il mattino vide quello uomo ambizioso, destinato a rovesciare il trono del gran Federigo, steso senza moto su la sabbia, irrigidito per tutte le membra, stillante acqua dai capelli, e dalle vesti; il più vile lo avrebbe potuto impunemente oltraggiare, il più codardo spegnere; un fiato, per quanto leggerissimo, estinguere quella scintilla vitale, che di per stessa guizzava incerta intorno alla sede delle sensazioni. Il sole, distillandogli per le vene il sottile suo fuoco, gli intepidiva il sangue, e richiamava i suoi spiriti all'usato ufficio; si levava a sedere come smemorato, e gittava gli occhi smarriti sul cumulo delle acque. Il cielo rideva sereno, il mare tranquillo, e che vedevi galleggiare, testimoni del suo terribile sdegno, tavole, remi, remiganti; pure lieto di un bello azzurro, lentamente scorrevole, come i passi del Signore, invitava con la lusinga del piacere ad affidarsi alla sua immensa superficie: così tenta il peccato! Sopra tutti gli avanzi della tempesta era osservabile Armando, lo sciagurato Maestro: giaceva supino, e quel suo ventre, gi