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Aggiornato: 18 giugno 2025
PANDOLFO. Ed or piú che mai, manigoldo, gaglioffo, traditore, assassino! VIGNAROLO. O misero me e infelice, che volete fare? PANDOLFO. Farte misero e infelice come hai tu fatto me misero e infelice! VIGNAROLO. Merito io questa ricompensa da voi? PANDOLFO. Quella ricompensa che hai tu dato a me! VIGNAROLO. Deh! non..., deh! non..., per amor.... PANDOLFO. Per amor del diavolo!
Vostra sorella somiglia a vostro padre; mentre voi siete come la vostra povera mamma. Cosa volete dire? Voglio dire che siete troppo buona. E poi, avete sentito? vostra sorella Cristina è stufa di questa vitaccia di contadina. Oh!... Cosa volete che faccia? Manca cose! Può andare anche a Gel a servire il curato. Maria arrossì fino alla radice dei capelli.
Perchè mi volete bene. Forse per questo. Ma è un brutto nome, non dice nulla. Si allontanò nuovamente da lui, andò a guardare gli altri ritratti; egli la seguiva, tenendole una mano, lusingato e intenerito da quella semplicit
Oh, oh... protestò con enfasi la signorina del Castelletto Chi volete che si occupi de' fatti miei? Io no, poverina rispose Bortolo buffonchiando la mia rete non piglia più pesci. Ma ho visto pescar delle anguille anche più furbe. Flora rise alto, sentendosi paragonare a un'anguilla; e passando per la cucina della fattoria, entrò nel giardino della villa, chiamando Regina.
Il buon vecchio, che ad una sola parola amorevole si sarebbe slanciato verso il figliuolo a braccia aperte, ferito dolorosamente da quell'accento, s'inoltrò esitando, quasi timoroso. Ah siete voi, rispose Tommaso; che volete? Matteo vide svanire di botto tutte le illusioni che s'era fatte venendo. Suo figlio non esisteva più per esso.
Cercherò rivolgermi a Dio, espiare i miei delirj in un monastero. Che! volete farvi religiosa? Sì.
Volete sapere l'istoria disgraziatissima di Néto? Incomincio da te, Barchetta.... Forse la barchetta dell'amore, che va e va, colla prora inghirlandata di fiori, a cielo stellato, a gran notte?
Può darsi; soggiunse, continuando, Aloise: «Quel che avvenisse alle dame inglesi non so; ma posso starvi pagatore che Goffredo Rudel non n'ebbe il cuore commosso, e in quella vece s'accese del più gagliardo affetto che uomo sentisse mai, per una donna la quale egli non aveva mai vista, per la contessa di Tripoli, la quale viveva nella sua corte, sulle spiagge di Soria. Innamorarsi di veduta, è cosa agevole e naturale; innamorarsi d'udita, è cosa strana, che molti stenterebbero a credere. Ma che volete? Udendo dai pellegrini, che tornavano da Terrasanta, narrare i pregi della contessa, celebrare la prestanza delle forme, la soavit
<<Se voi venite dal giacer sicuri, e volete trovar la via piu` tosto, le vostre destre sien sempre di fori>>. Cosi` prego` 'l poeta, e si` risposto poco dinanzi a noi ne fu; per ch'io nel parlare avvisai l'altro nascosto, e volsi li occhi a li occhi al segnor mio: ond' elli m'assenti` con lieto cenno cio` che chiedea la vista del disio.
Il notaio! balbettò la marchesa, perchè cosa il notaio?... Ah! mi ricordo. Ho da rifare il mio testamento. Volete proprio ch'io rifaccia il mio testamento?... Oh poveretta me!... Ma ciò mi far
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