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Aggiornato: 11 giugno 2025


Mortella. Domandalo all’ospite prossimo. Giana. Ho veduta una volta tua madre, in chiesa, il giorno delle nozze. Ma non ho mai veduto l’uomo. Mortella. Lo vedrai. Giana. Non era l’amico prediletto di tuo padre? Mortella. Tanto che sposò la vedova per serbare di lui un ricordo vivente. Giana. Troppo sei amara. Non gli perdoni d’averla consolata? Mortella.

Ah! egli si china, si stende sul tuo corpo, t'abbraccia, e le sue bronzee ginocchia scavan la sabbia per insinuarsi fra le tue cosce!... È coricata, a me in braccio, rivolta al cielo la faccia... Maledizione! Sono diventato il letto vivente e disperato dei loro amori!

Quelle due figure, che in forma plastica e vivente traducevano l'angelo dei cristiani, si chiamavano Rondine e Lucarino. Noi abbiam veduto questi due alati portentosi scendere a volo e sostare sulla guglia maggiore della cattedrale di Milano, il giorno in cui l'Albani produceva il miracolo della pioggia artificiale.

Lidia non mi conosceva così da indovinare che tale sommissione mi faceva somigliar la donna a una specie di medicinale vivente, di cui si prendon quelle dosi notturne che riescano a calmare i nervi; e non conoscendomi, l'ora di ritrarsi nella sua camera sembrava penosissima a Lidia; non si coricava più per riposare, ma perchè si sentiva poco bene; evitava d'incontrare i miei sguardi per timore di leggervi una domanda; talvolta faceva la storia delle sue indisposizioni; non si decideva a muoversi se non ben certa ch'io era compreso di tanti malanni.

Secondo i loro annali, colla conferma però anche della tradizione, fin da tempo immemorabile gli Abissinesi sarebbero stati retti a sistema feudale con un Atsé o imperatore per sovrano supremo, che doveva essere dei discendenti di Menilek, e il diritto di successione spettava, come vedemmo, al primogenito: pare però che si potesse transigere su questo, qualora o dall'imperatore regnante, sia lui vivente, sia per testamento, o per voto della nazione, era designato altro successore al trono. Al loro avvenimento al trono gli Atsé facevano giuramento di rispettare la libert

Oh s’ella avesse potuto trar seco nella tomba tutte le copie di quell’Antisatira in risposta al Lusso Donnesco del signor Francesco Buoninsegni, che per poco non le aveva sciupata ancora vivente quella celebrit

, noi v'amiamo come l'avvenire vivente. E seguitiamo i vostri passi con quel sentimento di curiosit

Oh, dolce!... Uno sfogliarsi di corolle sulla sua bocca e sul suo cuore, folle per la delizia d’essere vivente. E balzò a terra, bianca in quel divino languir dell’ombra e delle stelle,

Ella commove fin le turbe sorde E l'ascosa rivela umana fibra. Lira vivente dalle cento corde Che ad ogni tocco vibra. Or la vediamo pura statua, eterna Classica imago dalle caste pose; Ma all'indomani si rif

È violenta e triste la prima impressione che si risente discendendo dalla grande Roma piena di luce e di vita in quel freddo cimitero sotterraneo, dove sulla morte è anche ora passata la devastazione, e dove si vedon congiunti tutti i più tetri aspetti d'una cava, d'una grotta e d'una carcere. E si va innanzi a malincuore, nell'odore umido della terra, diffidando del suolo ineguale, e pensando con inquietudine che, se il frate sparisse, si perderebbe la lena alla corsa, e forse il lume della ragione, prima di ritrovare l'uscita. Ma, a poco a poco, quel labirinto di anditi angusti, quelle fughe di buche sepolcrali nereggianti nelle pareti come grandi bocche semiaperte, quei piccoli vani per gli uffizi del culto, dove i fedeli stavan raggruppati e stretti, come quando aspettavan nei circhi l'irruzione delle belve, attirano e soggiogano tutti i vostri pensieri. Se vi resta ancora un pensiero profano, cede anche questo alla vista della prima ampolla incastrata nel tufo, nella quale siete spinti a cercare le tracce del sangue che vi fu racchiuso, e quasi un ultimo fremito della vita che fuggì con esso dalle vene del martire, o svanisce alla prima lettura di una di quelle iscrizioni semplici e rozze: «Pax tecum», con accanto un nome di battesimo, che non vi par di leggere, ma d'udir profferire intorno a voi dalla voce sommessa di chi ha amato e sepolto chi lo portava. Il frate si soffermava a quando a quando per rischiarare la cripta di una famiglia, di cui è scomparso ogni avanzo, o nomi di pellegrini d'altri secoli incisi nelle pietre, o una grata sottile, dietro la quale, fra poche ossa biancheggianti, ci fissavano due occhiaie profonde, con quello sguardo immobile da mille e ottocento anni, che par che aspetti con fede invincibile l'adempimento d'una promessa. Ma più che altro ci arrestavamo a quelle buche mortuarie dei bambini, così strette, da parere che neanche un piccolo cadavere potesse entrarvi, se non spinto dentro a forza come un corpo ancora vivente e ribelle alla sepoltura. Ah, pure sono i bambini quelli che vi prendono al cuore, quei poveri piccoli cristiani messi a dormire l'un sull'altro, ammucchiati, quasi schiacciati, oppressi anche nella morte dalla terra, come eran stati nella vita dal terrore, e così lontani dalla luce del giorno e dal verde dei campi, rimpiattati, più che sepolti, come carne maledetta. E col sorgere della piet

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