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Aggiornato: 10 giugno 2025


Il conte d'Alleux aveva lasciato un figliuolo, raccomandandolo alla protezione di suo fratello, vescovo allora, ed in seguito arcivescovo e cardinale. Il conte di Muge aveva lasciato una ragazza, raccomandandola alle cure di sua sorella, superiora al Sacré-Coeur. I due militari avevano un'assai mediocre stima del carattere delle loro mogli. Il piccolo conte d'Alleux si chiamava Adriano.

Il Vescovo e la Regina s'infiammarono in grandissima ira pel piacere di essere stati intesi per filo e per segno: i sicarii fuggirono. Uno di loro, il men destro, arrestato subito a Marsiglia, per non parere, ebbe ad essere impiccato: l'altro poi, più svelto, si ridusse in Germania, donde in capo a qualche tempo potè ottenere di ridursi incolume a casa sua. Chroniques di Froissart. L. I. c. 23.

Ma ora non poteva assolutamente desistere. Nessuno doveva neppur lontanamente sospettare che egli fosse vile. Giunse alla cattedrale. Le campane suonavano allegramente. Il Vescovo faceva il suo ingresso nella chiesa illuminata a festa e piena, zeppa di una folla festante. Il vescovo! Uno degli oppressori delle masse. Quanto l'odiava!

Le frequenti visite che il generale Badese con un unzione veramente apostolica faceva al vescovo, l'intimit

Perchè il povero vescovo ha smagrita bene la collottola nelle mude dei castelli del re, e gli è bene che per nostra carit

E dove andrebbero le vostre consorti, bel sere? Ed il Nordheim continuava: Licenziare l'esercito, ritirarsi a far vita privata in compagnia del vescovo di Verdun e di altri ecclesiastici, non visitare le chiese, i luoghi santi di quella citt

Io non saprei ben dir da che nascesse la ragion de' rimproveri in que' tempi, e perché l'ecclesiastico dicesse con fondamento a que' del secol «empi», e perché il secolare anch'egli avesse ragion di taccia a' direttor de' tempi. Non avea torto il vescovo Turpino, e non l'aveva Rugger paladino. Mancava la pietá ne' secolari, in conseguenza l'util della Chiesa.

Il buon villano allargava tanto d'occhi, tentennava un poco il capo, ma finiva per tornare a casa fantasticando di veder suo figlio ancora qualche cosa di più che vescovo.

No! No! Non voleva più farsi prete!... Non voleva più diventar vescovo: voleva invece prender moglie, e presto, e liberar l'Italia. L'Italia bionda e grassa, l'Italia bionda e bella, come la bambinaia del suo amico triestino.

La messa solenne è cantata da Papa Clemente, assistito da Rodolfo Vescovo di Albano, Archerio Prete di Santa Prassede, Riccardo di Santo Angiolo, Goffredo di San Giorgio al Velo d'oro, e Matteo di Santa Maria in Portico, Diaconi Cardinali. Il Conte e la Contessa di Provenza, vestiti di bianco, stanno genuflessi sopra doviziosi pulvinari. Finita la messa, Archerio e Rodolfo si fanno incontro a Carlo, Riccardo e Goffredo incontro a Beatrice, e li conducono presso i gradini dell'altare. Clemente prende la Bolla della investitura di sopra la santa mensa, e legge a voce alta: «Noi Clemente Papa IV, servo dei servi di Dio, pel potere delegatoci da Gesù Cristo, e dal Principe degli Apostoli San Pietro, di provvedere alla maggiore gloria della Chiesa, commessa dalla onnipotente bont

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