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Vestita com'era, la Teresa si buttò sul letto, chiuse gli occhi, intrecciò le braccia sul seno, aspettando.... Ancora non soffriva.... Oh se si fosse potuta addormentare, addormentare per non svegliarsi!... Ma in breve l'assalse un'inquietudine, una smania febbrile che la costrinse prima a mettersi a sedere, poi a scender dal letto. Aveva la testa in fiamme, il respiro difficile; aveva vertigini, e nausee e sforzi di vomito, contro i quali reagiva vigorosamente, sentendo che il vomito avrebbe distrutta o attenuata l'azione del veleno. Le sue pupille offuscate avevano perduto la netta visione degli oggetti; il pavimento, la vólta, le suppellettili le giravano intorno in ridda fantastica, la fiamma della candela si sminuzzava in cento punti luminosi vagolanti per la stanza. Non poteva giacere e non poteva reggersi in piedi senz'appoggi; errava qua e l

Bisogna anche aggiungere che il conte temeva che al momento supremo, dinanzi alla Corte, la bella guantaia facesse qualche imprevista rivelazione. E sebbene egli pensasse che distrutte quelle carte non aveva più nulla a temere, pure non si sentiva tranquillo, ed al lividore del viso, aggiungeva un'inquietudine nervosa, che gli faceva in certi istanti fin battere i denti...

Fu un tripudio generale, sebbene compresso, quando vennero propizie; fu un'inquietudine quasi tumultuosa quando si vociferò che la gente del Palavicino aveva dovuto ritirarsi fra i monti, e che la condizion sua facevasi più difficile di giorno in giorno.

Il Castellano andava ripetendo le più precise istruzioni al fratello Agosto che lasciava come di consueto al comando del Castello di Musso, e gliene raccomandava caldamente l'esatto eseguimento: i suoi gesti ed i suoi lineamenti non avevano però quell'impronta decisa, imperante, ardimentosa che era ad esso lui abituale e che pareva s'addoppiasse all'avvicinarsi del cimento: appariva in lui all'incontro un'inquietudine, un'incertezza che sembrava diffondersi anche sugli altri guerrieri che il circondavano.

Ciò detto Davide uscì con precipitazione dalla stanza, prima che la mia maraviglia e la mia titubanza tra lo incorraggiarlo o il distoglierlo da quel progetto mi avessero permesso di articolar una parola. Passai tutto quel giorno in un'inquietudine mortale.

Due volte le era stato riportato carico di ferite ricevute in duello, un'altra volta era caduto rovesciato col cavallo nel salto di una barriera, e ne aveva avuto un braccio spezzato. Nelle ore della sua assenza Emilia viveva in un'inquietudine mortale, e non di meno quelle sventure erano state l'unico pretesto che l'avessero avvicinata a lui in un modo affettuoso e durevole.

Un'inquietudine, un desiderio prepotente lo agitavano, gli facevano battere il cuore; il grande spettacolo del cielo, l'aspetto malinconico o sereno della pianura che circonda la vasta citt

"Sono salvo dunque. Chi può avermi veduto?" Pensai ancora a Giovanni di Scòrdio, guardando la finestra; ebbi ancora un'inquietudine. "Ma no, giù non c'era nessuno. Ho guardato due volte." Mi ravvicinai alla culla, raddrizzai il corpo del bambino, lo copersi con cura, m'assicurai che nulla era fuor di posto. Ora però avevo una ripugnanza invincibile ai contatti. Egli piangeva, piangeva.

Appena verso la mattina la Teresa trovava un'ora di riposo. Si svegliava poi in sussulto, con un'inquietudine, con un'ambascia, con un malessere indescrivibile. Pareva che si accumulassero tutti in quell'ora i sintomi del suo stato anormale, che la calma relativa della giornata avrebbe potuto farle dimenticare. Talvolta, nella sua agitazione, nel terrore che il suo segreto venisse scoperto, ella pensava se non fosse meglio per lei di affrettar la catastrofe. Ma in qual modo? Armi non ne possedeva, e pur possedendone, non sarebbe stata capace d'usarne; l'asfissia col carbone esige preparativi che non sarebbero rimasti celati: una cosa forse non le sarebbe stata difficile: uscire inosservata nel cuor della notte e gettarsi nella laguna ch'era a due passi dalla sua porta di casa; ma poichè era buona nuotatrice non era ben sicura che nel momento supremo il naturale istinto della vita non prendesse in lei il disopra condannandola al ridicolo onde son coperti i suicidi che non voglion morire. Cosicchè ella, di necessit

La prima impressione prodotta nell'animo di Ernesta dall'inaspettato annuncio fu un perfetto sbigottimento, senza pensiero, senza dolore; le idee si sprigionarono poi in folla da quel vuoto, ma prive d'ordine, di legame, di consistenza, balenando un istante per sparire subito dopo e riapparire ancora; solo di mezzo a quel caos, insisteva, giganteggiava vie più, fino ad invadere tutto l'orizzonte del pensiero, un'inquietudine, una domanda: «che fare