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Aggiornato: 25 giugno 2025
A dieci metri di distanza, seduto su di una piccola rupe tagliata a picco sul Bahr-el-Abiad, aveva scorto un uomo avvolto in una ricca farda, colla faccia semi-coperta da una barba nera e ispida. Lo riconobbe subito; un tremito di collera agitò le sue membra e i suoi lineamenti. Notis! esclamò. Lo fissò attentamente, trucemente, rattenendo il respiro.
Desiderate che vi accompagni? Non importa, grazie. Parvero un secolo od un istante quei dieci minuti? L'uno e l'altro forse. Quando entrò il servo a dire che tutto era all'ordine, Emma si alzò con un fare deliberato e andò a mettersi il cappello davanti allo specchio; ci volle un po' di tempo ad annodarne i nastri perchè le dita avevano un lieve tremito.
Il labbro serbava ancora un po' di tremito, la mano stringeva sul petto il libro di preghiere, come quella d'un guerriero che preme l'elsa della spada consueta, nel giorno della battaglia. Drollino vide tutto ciò.
Egli, vedendola titubante, ebbe un lampo di speranza. Credette indovinare e con raddoppiato calore ripetette il suo invito: Ditelo, Loreta, ditelo!... Era dunque morto.... era morto il vostro amore? Ella allora, colle labbra contratte da un tremito convulsivo, fiocamente, senza levare gli occhi, rispose una sola parola: Sì. Ma egli non si dette per vinto.
Era delirio?... Era sogno?... La fanciulla sentì mancarle le forze, la sua voce si spense, un tremito le invase tutte le membra... Quella vasta solitudine si era davvero animata: l'uomo dell'amore, il Dio era comparso...
Si rituffa nell'incosciente abbandono, soffocando le sue grida sotto le ondate pesanti del piacere. Poi un tremito convulso l'assale. Mi ricordo che questo tremito non cessava più. Mormorava e implorava: Ho freddo, freddo, tanto freddo, riscaldami, amore! Io la riprendo. Eccola beata, rapita, bambina. La sua anima alla deriva nuota come in una scia di bollore lunare.
Nella penombra del salottino, la contessa aveva chiuso gli occhi, abbandonando la sua mano nella mano calda e fremente di Ermanno. Ad un tratto, l'aveva svincolata, alzandosi. «Sì... vedrò... alla prima occasione...» Egli non si era accorto del suo pallore mortale, del tremito delle sue labbra; non si era neanche accorto che lo congedava.
Un singhiozzo gli rispose. Crepuscolo e notte. Che dissero quelle lagrime? Che disse quel singhiozzo? Che disse il tremito delle mani congiunte? E il palpito affrettato dei due cuori riavvicinati dalla sciagura che disse?
Lalla, ritta in piedi, giuocherellando colla catenella dell'orologio fra le dita tremanti, di tanto in tanto alzava la testolina, lo guardava dolcemente con un leggero tremito delle labbra, con un'espressione indefinibile, piena di affetto e d'indulgenti rimproveri, e poi, subito, la riabbassava intimidita. Sandro, vinto, tremando a sua volta, le si avvicinò.
Chi è? chi è? venne a domandare anche lei, la mammina, colla voce meno scossa, dentro la quale si sentiva ancora il tremito del pianto. Chi è? soggiunse la balietta, portando la bimba più sotto la lucerna e indicando me col dito.
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