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Aggiornato: 25 giugno 2025


Cristoforo Colombo era profondamente agitato. Avrebbe voluto pregare, ma non poteva; il turbamento dello spirito, oppresso da mille pensieri affollati, il tremito di tutte le fibre convulse, gli negavano, oltre l’uso della parola, l’ordinata connessione delle idee. Temendo di dare spettacolo della sua commozione, discese dal cassero; discese a stento, sentendo che male lo reggevano le gambe; rientrò nella sua cameretta, e l

Nella fioca luce della cameretta vide il lettuccio bianco; cercò di rialzare, per adagiarvela, la fanciulla svenuta; ma era troppo forte il suo tremito, il suo turbamento; si guardò attorno smarrito... poi scese a precipizio giù per le scale, afferrò nell'andito il cappello, il paltò, e continuò a fuggire infilando la porta.

Si conoscono dal fisico per: Persistente pallidezza, magrezza, indebolimento di forze, tremito nervoso, alito fetente, in seguito sordit

La Ginevra non rispondeva parola, ma il tremito onde in quel punto fu assalita per tutta la persona fu ben più forte d'ogni risposta. La donna che le stava presso la supplicava di partire, ma ella, sempre tenendola per mano, dava segno di essere ostinata nel suo proposito di voler parlare al governatore.

La vostra riconoscenza?... E se la sola riconoscenza... non mi bastasse?... No? Maria si fece più seria... per dominarsi, per vincere il tremito da cui si sentiva presa.

A Lalla quell'incontro non fece nessuna impressione: solamente le ricordò Sandrino, e sentì un impeto di sdegno. Pure seppe frenarsi e gli domandò conto della sua salute, della vendemmia, dell'Amministrazione comunale, e anche di quel cattivo mobile che lo faceva disperare... e tutto ciò senza mai un tremito nella voce, sempre tranquilla, sempre disinvolta.

Allora il duca imaginava i due uomini, armati, scagliarsi l'uno contro l'altro; vedeva il sangue scorrere, e un tremito nervoso gli passava per tutto il corpo. Il sangue ed il pianto!... L'eterna vicenda ricominciava ancora una volta; e quale fatalit

Ella s'alzò sulla punta de' piedi con un tremito convulso di tutta la persona, e battendo i denti come per brividi. Quelle voci che prima erano abbasso, le suonarono assai più dappresso.

Tina ebbe un atto come di chi improvvisamente ricordi. Ah! dovevo immaginarmelo, l'altra esclamò con un tremito di collera nella voce: sempre così colle tue delicatezze! Eppure ti avevo detto più volte che in casa non ci restava più danaro. Allora la fanciulla mormorò: Mi sento male. Che cosa hai?

A quella voce ella si scuote: retrocede da prima, poi si accosta, e presa da subito tremito che le invade tutta la persona, risponde: Non è più tempo, Guiberto, guárdati: fuggi le terre d'Italia non sono più per te. Le nostre leggitrici han gi

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dell’esule

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