Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 28 luglio 2025
Il singhiozzo di morte le soffocava la voce, e l'anima fuggitiva più non le consentiva forze alle parole. Movea le labbra tremanti e pareano susurrare il nome di Girani, e sgorgando copioso sangue dalla ferita, spirò.
Questo ho pensato, quando ho risaputa la storia di Mario, un piccolo. Il quale cominciò per essere molto felice, perchè era stupido; a diciott'anni conosceva poco o nulla e la madre se ne doleva molto, avendo molto sperato in quell'unico figliuolo. Mario non voleva studiare, non amava per nulla il lavoro; amava solo sua madre. Pure venne il suo giorno, quel giorno che giunge per tutti, il perno dell'esistenza, il punto culminante della vita: non so come, capitò nelle mani del giovanetto un grosso volume illustrato: erano le opere di Shakespeare. Mario a cui non piaceva la lettura, ebbe vaghezza di vederne le illustrazioni; s'interessò alle scene principali che rappresentavano; poi le ricercò nell'azione, alla loro pagina; poi lesse tutto, tutto. Dal mattino all'imbrunire, nel tramonto, nella sera, nella notte, pallido, curvo sul libro, con gli occhi ardenti, le mani tremanti nel rivoltarne le pagine, egli fece suo il mondo del grande inglese. La piet
I suoi due figliuoli, Paolina e Tonino, spauriti e tremanti gli si raccoglievano intorno.
E in così dire mi seguiva nella sala. Gli otto, presagli la mano, lo divoravano cogli occhi, che in un attimo si bagnarono di lagrime, e le loro labbra tremanti non seppero articolare un solo detto. Ecco, sclamò egli voltandosi a me, ecco in epilogo la filosofia della storia: noi che la fortuna favorì colla vittoria abitiamo in palazzi reali.
Però che dov'essi credevano trovare un popolo di fratelli, e combattere uniti le battaglie della Patria, trovarono una gente aggirata da idolatri e sofisti, combattente senza saperlo, per un frammento di Regno, e reggitori di rivoluzioni tremanti davanti al cipiglio dello straniero e ministri commessi di corte che dissero loro: tornate; noi v'abbiamo ottenuto PERDONO dall'Austria.
Tremanti dinanzi al despotismo d'un abbietto tiranno straniero, noi non osiamo, per paura che ci castighi, passeggiare per casa nostra, dire al mondo che siamo padroni di noi, strapparci dal fianco il dardo che perfidamente ci ha conficcato.
Poichè l'avevan ben riconosciuto Al pallore, agli spenti occhi divini, Ai raggio livido Che uscìa da lui, ed al suo labbro muto, E rimaser tremanti, ad occhi chini. Era il povero antico amor, perduto Da tanto tempo, d'ogni speme privo, Disciolto in l'aere!... E fûr trafitti da un rimorso acuto, L'antico amor non era ahimè! più vivo.
L'imitazione di quelle che chiamano abitudini e tradizioni governative e non sono se non una deviazione dall'unica morale e logica idea del GOVERNO rappresentare tra i popoli per mezzo d'un popolo il Vero ed il Giusto, aveva infiacchito in essi il severo costume e il vigore repubblicano. I governi, vedendoli tremanti, insolentivano più che mai.
Pietro alzò i pugni; ma l'altro tornò a dire: «Ecco il madera!» E gli scaraventò nel viso un rimasuglio di rigovernatura rimasta nel secchio. Il pellagroso rivolse a lui la faccia grondante di quel luridume, coi denti stretti, ed i pugni serrati e tremanti in atto minaccioso.
Quando Giacomo tacque, si guardarono tutti e due lungamente, senza parlare; poi Lalla, colle labbra un po' tremanti e il seno che dalla scollatura dell'abito si vedeva ansare più forte, fissandolo sempre, stese la mano aperta verso di lui, con un'espressione dolcissima di preghiera e d'affetto.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca