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Aggiornato: 28 maggio 2025


I giornaletti, che andavano per le mani de' più, non parlavano mai di delitti; reputati argomento troppo umile, o troppo abbietto. Ciò che oggi solletica tanto la curiosit

Io aspetto che l'arciprete ripeta ciò in mia presenza, e che egli indichi dove, quando, in quale circostanza, in presenza di chi avrei io eruttato simili parole. Ah! signor commissario, mi credete dunque goffo, idiota, che avendo codeste idee e poderosi secreti, io me ne issi a prendere per confidente il più abbietto dei miei nemici? Voi siete scaltro in effetto.

Tremanti dinanzi al despotismo d'un abbietto tiranno straniero, noi non osiamo, per paura che ci castighi, passeggiare per casa nostra, dire al mondo che siamo padroni di noi, strapparci dal fianco il dardo che perfidamente ci ha conficcato.

il secolo in cui viveva consentiva estendere le forze portentose dell'anima sua a prove maggiori: cotesti erano giorni di agonia per lo intelletto italiano; il cielo nostro vestiva la cappa di piombo degl'ipocriti di Dante, la quale permetteva a quelli che vegetavano sotto di andare in cento anni appena un'oncia. Nonostante si provò a operare grandemente; uomini e cose gli si strinsero intorno come la camicia di Agamennone, sicchè presto il bene gli venne in fastidio, poi gli parve abbietto, finalmente l'odiò. Si volse al male, e gli disse, come il Demonio, sii il mio bene! Gli piacque la parte di Titano, e gli parve magnifica audacia levare la fronte ribelle contro il cielo, e sfidarlo. Riposto nel male ogni suo desiderio, siccome ogni mezzo per salire in fama, lo amò col delirio dello ebbro e con l'ostinazione del calcolatore: oltrepassare le nequizie fino a lui conosciute immaginò che fosse trasportare altrove le colonne di Ercole, e scuoprire nuovi mondi: strinse vincoli di famiglia per la volutt

Tuttavia sentivo il bisogno di rispondere qualche cosa; ma misurando i miei torti non trovavo giustificazioni ammissibili, e mi sentivo così aggravato, che proruppi in queste parole: Agata, avete ragione, disprezzatemi, io sono un uomo abbietto!.... se fossi vicino ad un precipizio, mi vedreste scomparire dai vostri sguardi.... Con un delitto non si ripara una colpa.... mi rispose freddamente.

Ma di natia grandezza un resto dura Pur d'Adam nel nipote sventurato, Che un Dio, piucchè una belva, in affigura. Quel corrucciarsi del suo abbietto stato È ad un tempo alterigia e sentimento Ch'ei pel fango terren non fu creato. Giocondo del suo pascolo è l'armento, E se rugge il leon, rugge per fame, E quand'è sazio, anch'ei posa contento.

Il barone di Sanza aveva ragione. Egli è un uomo infame, un ambizioso abbietto, e che vuol essere segretario generale o consigliere di Stato e che trafficherebbe di te per il suo unico profitto. Ed io! io resterei gocciolone come prima. Avevan dunque ragione?

«Ma i più disgraziati, dice citando queste righe il signor Reclus nella sua Guida di Londra, sono quelli che non hanno neppure una cassa di carrozza, e che durante le notti di nebbia e di neve non hanno altro vantaggio che di passeggiare nelle vie o nei larghi viali che circondano certi parchi. Quantunque a Londra non manchino delle locande dove si dorme a due pence per notte, tuttavia vi sono alle volte migliaia di persone che non hanno neppure questo poco danaro per procurarsi un abbietto asilo. Sotto le arcate della piazza di Covent-Garden passeggiano, tutte le notti, poveri affamati aspettando con ansiet

Non vi è uomo abbietto, che non vi possa esser donna più abbietta di lui; non vi è uomo nobile, che non vi possa esser donna più nobile. A che scopo dolerci delle donne? Noi possiamo mostrare loro di conoscerle, di saperle apprezzare nel loro valore, di tenerle anche in ispregio; esse sono tuttavia ben certe che noi le ameremo sempre.

Neppure una passione fatale, invincibile. Voi non amate quell'uomo più che non amiate me, o Piero, o il primo che passi per la via. E avete un marito che vi adora, che sposandovi vi ha tolta dalla miseria e vi ha evitato di cadere nell'abbiezione a cui vi chiamava la vostra sorte. Vizio, dunque, vizio e non altro, del più sudicio e del più abbietto.... Si alza sdegnosa, fremente.

Parola Del Giorno

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