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Questa è carina! Viene da me il solito tromba Romagnolo: mi chiama in disparte eppoi mi dice con importanza.: Chat in Francese non vuoi dire altro che gatto? Di certo. E pigeon piccione? È innegabile! Dovevo immaginarlo!... Esclamava allora in tuono tragico, battendosi il capo. Che ti è successo?! Proruppi io stimolato dalla curiosit

Ma dimmi, Giuliana, amore, anima proruppi, non potendo più reggere dimmi la verit

Quanto ho desiderato questo giorno, Giuliana! Ah, tu non saprai mai quanto l'ho desiderato! io proruppi allora, in preda a una commozione così forte che la mia voce doveva essere irriconoscibile. Nessuna ansiet

Giuliana! io proruppi, non reggendo più, sentendomi sgorgare dall'intimo del cuore un flutto di parole appassionate e dolci, provando un bisogno folle d'inginocchiarmi d'avanti a lei su la ghiaia, e di abbracciarla alle ginocchia e di baciarle la veste, le mani, i polsi, furiosamente, senza fine. Ella m'accennò che tacessi, con un gesto supplichevole.

Tuttavia sentivo il bisogno di rispondere qualche cosa; ma misurando i miei torti non trovavo giustificazioni ammissibili, e mi sentivo così aggravato, che proruppi in queste parole: Agata, avete ragione, disprezzatemi, io sono un uomo abbietto!.... se fossi vicino ad un precipizio, mi vedreste scomparire dai vostri sguardi.... Con un delitto non si ripara una colpa.... mi rispose freddamente.

Era pallida, ed appoggiandosi una mano sul cuore, con l'altra sosteneva impassibilmente il suo mazzolino. La fissai per qualche istante in silenzio, chiusi la porta, indi proruppi con accento severo reso più grave dalla situazione: Giuseppina!... so tutto!... Che cosa sai, pap

Trasalii a tali parole, ogni sillaba delle quali fu un getto di luce, e interrompendoli mi gettai immezzo a loro, li abbracciai tutti ad una volta, e come meglio mel consentivano l'agitazione, la gioia, la maraviglia, il rossore, li nominai ad uno, ad uno, e proruppi: Vivi, ancora vivi! E da capo strinsi loro la mano e li assicurai collo sguardo, colla voce e col sorriso dell'allegrezza.

Fuor proruppi, e pugnai; ma, com'è vero Ch'asino or sono, io fui sconfitto e vinto; Morir tosto pensai, ma in tal pensiero Tremai, gelai, fui per cadere estinto; Quando rinvenni dal terror primiero, Qui mi trovai d'una vil turba cinto, Che gridava, insultando al mio dolore: Ritornar giuro o morto o vincitore!

Ma il pensiero di dover rimanere una mezz'ora nella casa abbandonata, flagellata dalla pioggia e dal vento; ed in quella camera, a quella luce fioca, davanti a lui, a mio fratello che agonizzava, mi riempì di spavento. Dal dottore vado io! proruppi. E uscii.

No, no, tu m'inganni proruppi tu m'inganni. Per piet