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Aggiornato: 24 maggio 2025
Del resto, io rinuncerò a infastidirti più oltre, aggiunsi, facendo l'atto di levarmi dalla poltrona. No, ella rispose, trattenendomi. Se hai qualche cosa da dirmi ancora.... La fissai negli occhi con tale insistenza, ch'ella arrossì, e rispose a bassa voce: Va bene. E poi? Senti.
Era pallida, ed appoggiandosi una mano sul cuore, con l'altra sosteneva impassibilmente il suo mazzolino. La fissai per qualche istante in silenzio, chiusi la porta, indi proruppi con accento severo reso più grave dalla situazione: Giuseppina!... so tutto!... Che cosa sai, pap
Mi tirai da un canto, levai il cappello e gli fissai gli occhi nel viso. Ma nel suo pensiero non esisteva certo, in quel momento, che una immagine; quella della morte con cui stava per trovarsi a colloquio. Egli meditava la parola che le pone sulla fronte il sorriso. Passò in mezzo a noi, colla testa fissa al villaggio, senza vederci. Brav'uomo, dissi al campanaro; ho mutato avviso.
E Beppe, alzatosi e camminando a lunghi passi per la cucina, continuava: A questo dubbio che mi afferrò per il collo come una tenaglia rovente, restar un minuto ancora immobile e allo scuro, sarebbe stato lo stesso che morire. Balzai dal letto, accesi il lume, lo accostai a Gina e la fissai... chi sa come, in faccia.
Visitai quel Museo col signor Gonzalo Segovia e Ardizone, uno dei più illustri giovani di Siviglia, e vorrei ch'egli fosse ora qui, accanto al mio tavolino, per testificare con una noticina firmata che nel punto ch'io fissai gli occhi su quel quadro, lo afferrai pel braccio e gettai un grido.
Mi avvicinai a una parete, fissai gli occhi sul punto estremo d'un arabesco e provai a seguirne i giri e i rigiri su per la parete; è impossibile; lo sguardo si perde, la mente si turba, e tutti gli arabeschi dal pavimento alla vòlta par che si muovano e si confondano per farvi sfuggire il filo della loro inestricabile rete.
Sul punto di prendere tale deliberazione, scendo ancora una volta dentro di me e m'interrogo: Ho io fatto quanto stava nelle mie forze per non arrivare a questo? Sì, tutto, tutto. Ho combattuto la ripugnanza che ora mi domina, quando appena tentava le vie del mio cuore; venti volte fissai i confini della mia sofferenza e venti volte li respinsi indietro. Sol che egli avesse fatto un passo verso di me, io ne avrei fatti dieci, e ci sarebbe stato forse possibile intenderci ancora. Ma non lo seppi smuovere dalla sua indolenza, non mi riuscì di farlo un istante venir fuori dal castello merlato della sua fatuit
Per tentare la prova continuò occorreva un capolavoro che esercitasse vivissima impressione su l'operatore; mi sembrava condizione indispensabile, ed io non potevo chiedere di averne uno a mia disposizione, senza farmi giudicare impazzito. Questo ritratto lo avevo visto più volte e n'ero rimasto profondamente scosso. Ne avevo anche ordinato una copia quattr'anni prima, ma era riuscita così male che avevo dovuto rifiutarla. Quando mi fissai nell'idea di questo esperimento, la ignota di Sebastiano del Piombo mi si presentò così insistentemente davanti agli occhi, che decisi di averla qui, a ogni costo. Non ho rimorso di aver fatto commettere un furto; lo scopo scientifico assolve d'ogni peccato. Tu non andrai a denunziarmi soggiunse. Mi denunzierò da me stesso, quando sar
Ma una prova io la sentiva necessaria, inevitabile. Da essa doveva dipendere l'avvenire, cioè la vita o la morte. Pensai per molti giorni al modo più opportuno, e lo fissai d'accordo ai miei sogni orientali. Il linguaggio dei fiori m'offriva un mezzo analogo a quello degli occhi, ma più positivo e sicuro per interrogare l'oracolo.
Non lo sapete abbastanza? Ed io pensai che infatti lo sapevo, che ne ero certo; e che ero soltanto molto infelice del suo impegno con quel soldatino di piombo, e della sua partenza. E volli esprimerle tutto ciò; e la fissai languidamente e le dissi: Mi amate, Fulvia?
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