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Aggiornato: 2 giugno 2025
Perché il desiderio mio verso l'umana generazione era infinito, e l'operazione actuale di sostenere pena e tormenti era finita: e per la cosa finita non potevo mostrare tanto amore quanto piú amavo, perché l'amore mio era infinito. E però volsi che vedeste il secreto del cuore, mostrandovelo aperto, acciò che vedeste che piú amavo che mostrare non vi potevo per la pena finita.
«Ed io ho studiato tanto, senza sapere tutto ciò? Povero uomo, suda sui libri, rapisci i segreti alla terra ed al cielo! Ma che dico io di libri? E l'esperienza dolorosa del passato! Mio povero cuore, viscere smemorato che sei, o non ti valse a nulla aver patito gli aspri tormenti una volta? Tu sei ricaduto stupidamente nell'inganno; hai soffocato nel tuo profondo il primo suono di quella corda gi
Come! Dunque pel dolore dei tormenti non hanno abborrito di aggravarsi l'anima, ed infamarsi perpetuamente? Ah! La tortura non fa prova di verit
per ch’io dissi: «Maestro, esti tormenti crescerann’ ei dopo la gran sentenza, o fier minori, o saran sì cocenti?». Ed elli a me: «Ritorna a tua scïenza, che vuol, quanto la cosa è più perfetta, più senta il bene, e così la doglienza. Tutto che questa gente maladetta in vera perfezion gi
Ma tu, Sole, mi schiaffeggiavi, mi macchiavi il volto e le mani, sì ch'io avevo persino vergogna della montanara che m'accompagnava: e quando tornavo fra gli uomini, io mi sentivo rigurgitante l'anima di grandiosa, di aspra, d'infinita poesia, e gli uomini ridevano di compassione per me, e le donnine ghignavano di scherno! O Sole! o Sole, mi tormentasti e mi tormenti!
Ei così d'ira e di dolor fremea; L'altro buon cavalier poscia ch'udita Ha l'amica querela a dir prendea, Consolando in Gualtier gli aspri tormenti Con magnanimo suon di dolci accenti: XLIII
Ora come, interrogò con voce alquanto alterata la Beatrice, dopo tanti tormenti sofferti per salvare la mia bella fama, io da me stessa mi lacererò le viscere, lasciando il mio nome argomento di orrore pei posteri, mentre io divisava lasciarlo di compassione e di rammarico?
Un’altra ancora: «Tormenti straordinari son lo manette, i ceppi, le catene, i grilletti.
«Voi non sapete,» le disse, «quanti tormenti ho sofferti vicino a voi, quando senza dubbio, se mi onoravate d'un pensiero, voi dovevate credermi molto lontano di qui. Non ho cessato di vagolar tutte le notti intorno a questo castello avvolto in una profonda oscurit
Di duo desiri la speranza avrei Cara morendo, ch'a le patrie genti S'esprimesser veraci i desir miei; E questi in guerra ch'io soffrii tormenti; Forse andranno col
Parola Del Giorno
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