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Aggiornato: 2 giugno 2025
Ciò vuol dire essere spergiuri e traditori, ragione di più per farlo morire lentamente e fra i più atroci tormenti. E mia sorella?... Elenka lo ama, e forse più di prima. La faccenda diventa imbarazzante. E che vuoi fare adunque? Fra due o tre giorni Elenka sar
E perchè mi tormenti allora colla Flora? soggiunge Massimo, ripigliando quel suo ridere convulso che finì col strizzargli le lagrimette. Sai perchè rido, Cresti? Che devo saper io? Penso che Vincenzina avr
«Ma egli non s'illudeva sul suo stato, ed un giorno ci disse, quasi piangendo: « Perchè non volete darmi questa consolazione? Siete tanto buoni tutti e due, e potete respingere la preghiera d'un moribondo? Fulvia, te lo domando pel bene che ti voglio, pei tormenti che soffro, pel dolore della nostra separazione; Gualfardo, te lo domando in nome di tua madre, nella solennit
Dimmi, cosa faresti tu? Io mi mostrerei generoso. Ed io mi mostrerei implacabile. Preparati a soffrire i più atroci tormenti. Grazia, Ahmed!... supplicò lo sventurato, cadendo in ginocchio dinanzi a lui. Ahmed non perdona. Miserabile! urlò l'arabo saltando in piedi, fuori di sè.
In questa vita le fai portare l'arra de' crociati tormenti; e, se egli non si corregge inanzi ch'e' panni si stacchino dalla navicella col mezzo della morte, tu, disobbedienzia, conduci l'anima a l'etterna danpnazione con le demonia, che caddero di cielo perché furono ribelli a me e andarono nel profondo.
Di che? fece ella, scotendo il capo, con un sorriso ironico e indulgente insieme. Di che? Di volermi bene? Lo capisci, lo sai, lo senti che se dico queste cose, se soffro questi tormenti, è perchè ti voglio bene? A voce più bassa, ma più fervida, più appassionata, soggiunse: Te ne voglio più che non credessi, sai! Non te ne ho voluto mai tanto.
Era l'ambizione di quei che morirono in Roma; e parmi strano che non tormenti l'anima di quanti, pronti allora a imitarli, ne raccoglievano il pensiero e l'esempio; ed oggi sono, ho vergogna e dolore in dirlo, servi ostinati della iniziativa francese.
E perché piú cognobbero della sancta Scriptura nella vita loro, piú cognoscono nella morte loro e' grandi difecti che hanno commessi, e sonno conlocati in maggiori tormenti che gli altri, sí come e' buoni sonno posti in maggiore excellenzia.
Le memorie irrompevano nella mente del Landini, ed egli se ne restava lì, dinanzi alla finestra con gli sguardi errabondi, tenendo la lettera in mano, ma senza decidersi ancora ad aprirla... Era stato tutto un romanzo, un romanzo di passione, di tormenti, di felicit
per ch’io dissi: «Maestro, esti tormenti crescerann’ ei dopo la gran sentenza, o fier minori, o saran sì cocenti?». Ed elli a me: «Ritorna a tua scïenza, che vuol, quanto la cosa è più perfetta, più senta il bene, e così la doglienza. Tutto che questa gente maladetta in vera perfezion gi
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